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Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - ATTIVO E CONTABILITà
Note di credito Telecom
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Anna Vitali
Morbegno (SO)03/09/2014 08:21Note di credito Telecom
In un fallimento dichiarato il 7 giugno 2014, il curatore riceve da Telecom Italia alcune note di credito di sola IVA datate 28 giugno 2014 con descrizione "nota di credito per recupero IVA in seguito a risoluzione contrattuale".
Il curatore è tenuto a registrare queste note di credito e versare il conseguente debito IVA?
Ringrazio anticipatamente, cordiali saluti.-
Stefano Andreani - Firenze
Luca Corvi - Como17/09/2014 23:05RE: Note di credito Telecom
Abbiamo recentemente ricevuto anche noi tali in veste di Curatori simili note di credito, che ci hanno lasciato estremamente perplessi.
Come sappiamo, l'art. 26 del D.P.R. 633/72 consente l'emissione di note di credito, ma le stesse debbono indicare sia l'imponibile che l'IVA, e possono essere emesse:
a) se "un'operazione per la quale sia stata emessa fattura ... viene meno in tutto o in parte, o se ne riduce l'ammontare imponibile, in conseguenza di dichiarazione di nullità, annullamento, revoca, risoluzione, rescissione e simili"
b) ovvero "per mancato pagamento in tutto o in parte a causa di procedure concorsuali o di
procedure esecutive rimaste infruttuose"
c) o infine "in conseguenza dell'applicazione di abbuoni o sconti previsti contrattualmente".
Non siamo evidentemente nel caso "c", e nel caso "b" sappiamo che esse possono essere emesse solo dopo il riparto finale.
Rimane il caso "a", ma non mi pare che questa sia la fattispecie oggetto delle note di credito Telecom, se non per i canoni bimestrali anticipati, fatturati prima della risoluzione contrattuale e relativi a mensilità a essa successive, unica situazione nella quale l'emissione della nota di credito ci parrebbe legittima.
D'altra parte ci pare improbabile che un soggetto di tali dimensioni abbia deciso di emettere un rilevante numero di documenti senza aver approfonditamente esaminato la questione, abbiamo quindi chiesto chiarimenti a Telecom e non appena li riceveremo integreremo la presente risposta.
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Marco Vitali
Morbegno (SO)20/02/2015 09:58RE: RE: Note di credito Telecom
Ci sono novità in merito?
Ringrazio anticipatamente.-
Stefano Andreani - Firenze
Luca Corvi - Como25/02/2015 23:01RE: RE: RE: Note di credito Telecom
Non ci risultano novità, e le richieste di chiarimenti che abbiamo provato a inviare a Telecom sono rimaste finora senza esito. -
Stefano Andreani - Firenze
Luca Corvi - Como28/02/2015 13:12RE: RE: RE: RE: Note di credito Telecom
Un articolo apparso oggi su Eutekne ci ha finalmente chiarito la questione.
Le aziende operanti nel settore delle telecomunicazioni e dell'energia (fra le quali quindi Telecom) hanno inserito nei loro contratti una clausola risolutiva espressa che consente all'ente di risolvere il contratto in caso di mancato pagamento dei corrispettivi, e nel momento in cui l'ente comunica di volersi avvalere di tale clausola, la risoluzione opera dal momento in cui è avvenuto il mancato pagamento.
Ciò consente a Telecom di emettere la nota di credito per recupero IVA, trattandosi di "operazione per la quale sia stata emessa fattura" che "successivamente alla registrazione di cui agli articoli 23 e 24, viene meno in tutto o in parte ... in conseguenza di ... risoluzione", come recita l'art. 26 del D.P.R. 633/72.-
Maurizio Pellizzer
Mantova06/04/2016 15:43RE: RE: RE: RE: RE: Note di credito Telecom
Buonasera.
Mi trovo nella stessa situazione dei colleghi di Morbegno. Riscontro quanto apparso su Eutekne e chiedo un parere in merito alla necessità di registrare le note di credito.
Ringrazio anticipatamente
Saluti
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Stefano Andreani - Firenze
Luca Corvi - Como18/04/2016 08:01RE: RE: RE: RE: RE: RE: Note di credito Telecom
Le note di credito sono legittimamente emesse e sono ricevute dal Curatore in corso di procedura, dovranno quindi essere annotate nei registri IVA della fallita.
Pur consapevoli che ne potrebbero nascere contestazioni, e soprattutto un avviso di irregolarità emesse in automatico dal sistema, nel momento in cui non viene versata IVA risultante a debito dalla dichiarazione annuale, per i motivi illustrati in altri interventi su questo Forum, poiché la nota di credito è relativa a operazioni ante fallimento, riteniamo che la relativa IVA, benché emerga in una dichiarazione annuale endoconcorsuale, sia da considerare debito ante procedura, quindi concorsuale e non della massa.-
Romina Trentin
Montegrotto Terme (PD)11/05/2018 09:32RE: RE: RE: RE: RE: RE: RE: Note di credito Telecom
Buongionro,
in riferimento al quesito in oggetto vi sottopongo il seguente quesito:
- nella fattispecie dove registro le note di credito in dichiarazione iva annuale endoconcorsuale, come posso esplicitare che le note di credito fanno sorgere in capo all'erario un credito concorsuale per iva?
- potendo compensare il credito iva sorto per prestazioni successive al fallimento per il quale il curatore è stato autorizzato, verrebbe meno la separazione del credito che ha una fonte generativa fallimentare?
- potrebbe essere una soluzione inviare una dichiarazione IVA integrativa dell'anno al quale si riferiscono le fatture per le quali sono state emesse le note di variazione iva, esponendo un maggior debito/minor credito per iva?
Ringrazio anticipatamento, cordiali saluti.
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Stefano Andreani - Firenze
Luca Corvi - Como13/05/2018 19:24RE: RE: RE: RE: RE: RE: RE: RE: Note di credito Telecom
Come abbiamo detto in altri interventi, il problema dell'IVA che emerge in corso di procedura ma è da ritenere "IVA ante" è ignorato dalle procedure e dalla modulistica per la dichiarazione IVA, costringendo i Curatore a predisporre prospetti a latere per tener separata l'IVA ante da quella post.
Il problema si pone anche, p.es., per il credito ante che "per trascinamento" si confonde con il debito o credito post, per quello derivante da fatture di acquisto ante fallimento registrate dal Curatore, da fatture emesse dai professionisti in sede di riparto, ecc.
E fintantoché la modulistica ignorerà il problema il nostro suggerimento è sempre quello di non cercare di porre rimedio all'indifferenza del legislatore ma applicare più pedissequamente possibile le disposizioni esistenti; di conseguenza ci limiteremmo a seguire esattamente quello che stabiliscono le disposizioni e le istruzioni. Inadeguate, ma sono le disposizioni di legge e le istruzioni ministeriali.
Quindi registreremmo normalmente le note di credito e la relativa IVA confluirà nelle liquidazioni periodiche e nella dichiarazione annuale, ma per i versamenti ci baseremo sul prospetto "extracontabile" nel quale avremo tenuto distinta l'IVA ante da quella post.
La soluzione della dichiarazione integrativa non ci pare praticabile, perché nella dichiarazione vanno indicati i dati delle fatture e note di credito ricevute nell'anno di riferimento, e queste sono state invece ricevute solo ora. -
Gabriele Palazzotto
Palermo14/05/2018 09:58RE: RE: RE: RE: RE: RE: RE: RE: RE: Note di credito Telecom
In ordine alle note credito con "iva ante" è nota la posizione dell'Agenzia delle Entrate sintetizzata per ultimo nella risposta 13.1 della circolare 8/2017 ("Gli organi della procedura sono tenuti ad annotare nel registro Iva la corrispondente variazione in aumento; tale adempimento, tuttavia, non determina l'inclusione del relativo credito IVA vantato dall'Amministrazione nel riparto finale, ormai definitivo, ma consente di evidenziare il credito eventualmente esigibile nei confronti del fallito tornato in bonis. Per quanto sopra, non sussistendo il debito a carico della procedura, il curatore fallimentare non è tenuto ad ulteriori adempimenti (cfr. ris. n. 155 del 2001)").
Tale procedura va però coordinata con gli obblighi scaturenti dal c.d. spesometro e dall'invio delle liquidazioni periodiche il tutto senza eccessivi fastidi per il curatore. L'obbligo di registrazione delle note credito, infatti, implica l'inserimento delle stesse nello spesometro ma soprattutto l'evidenza di un debito iva inesistente il capo alla curatela. Se poi la curatela vanta un credito iva maturato in corso di procedura le cose si complicano ancora di più.
Detto questo, nel silenzio del legislatore e dell'Agenzia delle Entrate su come effettivamente operare, ritengo che la soluzione operativa che reca meno problemi al curatore e che appare più aderente alla situazione di fatto che si viene a creare (il debito iva scaturente dalle note credito non è della curatela ma del fallito) sia quella di registrare le note credito con iva ad esigibilità differita comunicando poi eventualmente tale forzatura all'Agenzia delle Entrate e/o al fallito (nel caso di note credito pervenute in conseguenza della chiusura della procedura). In tal modo il curatore non è raggiunto da avvisi bonari e/o richieste di pagamento (che talvolta giungono anche a cartella) e l'Agenzia è resa edotta del ricevimento delle note credito poiché queste verranno inserite nello spesometro.
Gabriele Palazzotto
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Stefano Andreani - Firenze
Luca Corvi - Como15/05/2018 21:20RE: RE: RE: RE: RE: RE: RE: RE: RE: RE: Note di credito Telecom
La procedura illustrata risolve con ogni probabilità le possibili perdite di tempo derivanti dall'emissione di avvisi bonari o, peggio, direttamente di avvisi di irregolarità o cartelle di pagamento, presenta però a nostro avviso un problema: dichiara il falso. E questo, anche se "a fin di bene", da parte di un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni non ci piace.
Senza tener conto del fatto che se in sede di controllo si trovasse un funzionario particolarmente zelante, che irrogasse una sanzione per aver appunto dichiarato qualcosa di non corrispondente alla realtà, la spiegazione del motivo per cui ciò è stato fatto potrebbe portare all'annullamento di tale sanzione ... ma anche no.
Quindi, anche se ribadiamo che si tratta della nostra opinione personale, valida quanto quella di qualunque altro collega, rimaniamo della nostra idea: rispettare le istruzioni, anche se fastidi per il Curatore potrebbero certamente sorgere; ma saranno fastidi dai quali ci si potrà difendere, ci auguriamo, senza particolari difficoltà.
Rimanendo nell'ambito delle soluzioni pratiche, ricordiamo che buona parte dei problemi potrebbe essere risolta provvedendo alla chiusura della partita IVA in concomitanza con l'approvazione del riparto finale. In questo modo quando il Curatore riceverà le note di variazione IVA non sarà tenuto ad alcun adempimento.
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Gianluca Bosotto
Torino17/02/2022 20:36RE: RE: RE: RE: RE: RE: RE: RE: RE: RE: RE: Note di credito Telecom
Buonasera,
mi trovo anche io nella stessa situazione descritta dai Colleghi.
Rispetto al tenore dei post iniziali, mi pare che ad oggi la questione sia ancor più di interesse stanti anche le novità introdotte - in tema di note di variazione IVA - dal decreto Sostegni bis.
Ricapitolo le soluzioni che sono state prospettate:
1) registrazione delle note di credito con IVA ad esigibilità differita, dando poi comunicazione all'amministrazione della forzatura operata;
2) normale registrazione delle note di credito, che confluiranno nelle LIPE e nella dichiarazione annuale, e per gli effettivi versamenti ci si baserà tuttavia su quanto "extracontabilmente" risulta come imposta endo o preconcorsuale.
Pur ringraziando per l'impegno prestato nel provare ad offrire una soluzione, nessuna delle due strade mi convince tuttavia appieno in quanto:
- per il caso 1), condivido le perplessità sulla dichiarazione del falso;
- per il caso 2), è verosimilmente certa l'emissione dell'avviso bonario (problema che acquisisce i connotati non tanto di fastidio per la curatela quanto di potenziale esposizione a costi di lite da dover anticipare per la procedura).
Ciò posto, e considerate le novelle legislative nelle more succedute, c'è qualche ulteriore suggerimento pratico che ad oggi si possa attuare o che - nel frattempo - sia stato "testato" dai Colleghi come valido ed efficace?
Potrebbe avere senso presentare un'istanza di interpello all'amministrazione, volendo restare nella soluzione 2, che abbia ad oggetto l'esplicitazione del minor versamento dell'imposta? (certo che anche qui si tratterebbe ogni volta di ulteriori incombenti per la curatela).
Ringrazio per le risposte,
Avv. Gianluca Bosotto
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Gabriele Palazzotto
RE: Note di credito Telecom
-registrazione delle fatture/note credito emesse/ricevute in oppositi registri iva sezionali (distinti da quelli ove confluiscono le operazioni iva della curatela con fatto genetico post fallimento);
-presentazione della lipe ove tutte le operazioni confluiscono indistintamente in assenza di quadri di dettaglio;
-nel caso di debito iva ante (da non versare perché concorsuale come nel caso dei predetti interpelli) invio pec alla direzione provinciale competente con il dettaglio della liquidazione e la distinzione tra il debito ante e il debito/credito post;
-l'agenzia delle entrate sulla base della lipe e della pec, ancor prima della formazione del ruolo, presenta domanda di ammissione al passivo;
-la curatela ammette al passivo il tributo senza sanzioni e interessi (se non gli interessi legali sino al deposito del riparto) sul presupposto che si tratta di un debito che scade alla data di fallimento e che deve essere pagato secondo le regole del concorso;
-il curatore presenta la dichiarazione annuale iva con due moduli (esattamente come quella che si presenta per l'anno in cui viene dichiarato il fallimento) inserendo nel primo l'iva ante e nel secondo quella post;
-l'agenzia delle entrate iscrive il tributo a ruolo per tutelarsi nel caso di ritorno in bonis del contribuente (stante l'efficacia endofallimentare dell'ammissione al passivo ex art. 96 l.f.).
-nel caso di credito ante questo è compensato ex art. 56 l.f. con i debiti erariali del fallito: può eventualmente formalizzarsi detta compensazione con la presentazione di un modello f24 con codice tributo RUOL (art. 31 c. 1 DL 78/2020).
Un saluto a tutti e buon lavoro
Gabriele Palazzotto
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Stefano Andreani - Firenze
Luca Corvi - Como01/03/2022 09:55RE: RE: Note di credito Telecom
Grazie al collega Palazzotto che ha perfettamente inquadrato la questione e la soluzione.
Resta la discrepanza con le istruzioni alla dichiarazione IVA, che prevede i due moduli solo per l'anno del fallimento, e il fatto che l'obbligo di invio della PEC non è previsto da alcuna disposizione ma solo dalla risposta di una sede territoriale, ma:
- la soluzione dei due moduli appare assolutamente ragionevole, utile e non vediamo come l'Agenzia possa in futuro contestarne l'applicazione
- l'invio della PEC non ci pare adempimento particolarmente gravoso, una volta che nella compilazione dei due moduli è già stata affrontata e risolta la questione della suddivisione delle fatture fra ante e post.
Rimane il problema "di base" della collocazione ante o post, che se è pacifico nel caso in esame, non lo è altrettanto p.es. per le fatture emesse dai professionisti in sede di riparto: la nostra posizione, basata sulle note sentenze della cassazione sull'IVA dei professionisti, è chiara e decisa, ma la presenza di contenziosi sul punto significa che non tutti i colleghi sono d'accordo.
Infine, siccome non siamo riusciti a reperire la risposta a interpello della D.R.E. Sicilia citata nell'intervento, saremmo grati al collega se ce ne trasmettesse copia.
Gabriele Palazzotto
RE: Note di credito Telecom
Cordialmente
Gabriele Palazzotto
https://www.dropbox.com/s/1l4f7jzhz280vx6/risposta%20interpello%20agenzia%20delle%20entrate%2029_7_2020.pdf?dl=0
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Stefano Andreani - Firenze
Luca Corvi - Como01/03/2022 20:27RE: RE: Note di credito Telecom
Grazie mille.
Ci pare una risposta estremamente importante, anche perché richiama pure ai fini del versamento/detrazione (e quindi rimborso) IVA il principio della "causa genetica", che la Suprema Corte aveva chiaramente definito ai diversi fini dell'ammissione in privilegio e non in prededuzione dell'imposta sulle fatture emesse in sede di riparto.-
Matteo Brangi
Brescia27/02/2024 12:35RE: RE: RE: Note di credito Telecom
Chiedo cortesemente anch'io di avere la risposta all'interpello della DRE Sicilia richiamata dal dott. Palazzotto, per poterla utilizzare per una mia procedura. Grato per la disponibilità e per i chiarimenti sul tema, porgo cordiali saluti.
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Gabriele Palazzotto
RE: Note di credito Telecom
Buon lavoro a tutti
Gabriele Palazzotto
https://www.dropbox.com/scl/fi/cdewuwl4impard8rs7m29/risposta-interpello-agenzia-delle-entrate-sicilia-29_7_20.pdf?rlkey=f8fb68vjds34ji9cybkzsrx3l&dl=0
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Stefano Andreani - Firenze
Luca Corvi - Como28/02/2024 10:35RE: RE: Note di credito Telecom
Grazie al collega dott. Palazzotto: il valore di questo Forum è proprio nella condivisione di conoscenze e, come in questo caso, di documenti non facilmente reperibili in Rete.