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Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - ATTIVO E CONTABILITà
indennizzo per perdita avviamento
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Domenico Sansotta
BOVALINO (RC)11/02/2014 08:35indennizzo per perdita avviamento
Buongiorno,
In seguito allo "sfratto" dai locali della sede legale, una SRL, fallita nel 2012, ha incassato dalla proprietaria dei locali, delle somme corrisposte a titolo di indennizzo per la perdita di avviamento commerciale.
Non avendo documentazione contabile/bancaria non ho idea se le stesse somme siano state trattenute dai soci o diversamente siano servite per pagare alcuni fornitori in danno di altri (i soci si sono dimostrati alquanto reticenti nel fornire tali "dettagli").
In merito Vi chiedo
Tali somme sono da far rientrare nell'attivo fallimentare?
Ho avanzato al GD la questione ipotizzando la possibilità di richiedere la restituzione/revocatoria di tali importi.
Vorrei avere conferma circa la legittimità della richiesta e avere dei riferimenti giurisprudenziali per potere procedere al recupero coattivo del credito.
ringraziandovi anticipatemete porgo cordiali saluti
dott. domenico sansotta-
Zucchetti Software Giuridico srl
Vicenza11/02/2014 20:26RE: indennizzo per perdita avviamento
La premessa implicita è che il contratto di locazione era stato stipulato dalla società poi fallita e alla stessa intestato, per cui è conseguenziale che le somma incassate a titolo di indennizzo per la perdita di avviamento rientrano nel patrimonio della società e non dei soci.
Se l'incasso di detto indennizzo, versato alla società, è stato trattenuto dai soci, la curatela del fallimento della società ha diritto ad ottenerne la restituzione dai soci che indebitamente trattengono somme non di loro competenza. Non si tratta di revocatoria, ma di una normale azione restitutoria di somme di cui i soci si sono indebitamente appropriati.
Se le somme versate alla società sono state utilizzate per pagare alcuni creditori, allora può agire in revocatoria nei confronti dei soggetti che hanno ricevuto i pagamenti, sempre che questi siano avvenuti nei sei mesi precedenti la dichiarazione di fallimento e riesca a dimostrare che essi erano a conoscenza dello stato di insolvenza in cui versava la società.
Come vede, preliminare ad ogni discorso è appurare in fatto cosa è accaduto.
Zucchetti SG Srl
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Domenico Sansotta
BOVALINO (RC)12/02/2014 08:44RE: RE: indennizzo per perdita avviamento
Ringrazio per la puntuale risposta fornitami.
Preciso solamente che le somme sono state incassate dai soci su conti correnti personali - presumo siano state da questi utilizzate per scopi privati (i soci si sono dimostrati alquanto reticenti nel fornire indicazioni in merito)- agirò quindi nei loro confronti.
grazie
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Zucchetti Software Giuridico srl
Vicenza12/02/2014 19:13RE: RE: RE: indennizzo per perdita avviamento
Bene.
Zucchetti Sg Srl
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Domenico Sansotta
BOVALINO (RC)14/03/2014 18:07RE: RE: RE: RE: indennizzo per perdita avviamento
riapro la discussione per chiedervi questo.La somma incassata è stata corrisposta dalla proprietaria sul c/c personale di uno dei dipendenti (genero di entrambi i soci).Da tale versamento i soci hanno detratto una parte della somma per pagare alcuni debiti arretrati quali gli stipendi ai dipendenti, per saldare i canoni di locazione dovuti alla stessa proprietaria e pagare dei lavori di ristrutturazione sull'immobile.Vorrei proporre istanza di restituzione della somma mi chiedo però a chi?
ai soci che hanno disposto di tali somme?
o a coloro i quali ne hanno usufruito?
la disposizione operata dai soci a mio modo di vedere daneggia gli altri creditori favorendone altri cosa ne pensate?
grazie, domenico-
Zucchetti Software Giuridico srl
Vicenza14/03/2014 20:23RE: RE: RE: RE: RE: indennizzo per perdita avviamento
Può agire nei confronti della proprietaria che ha pagato male corrispondendo la somma dovuta alla società invece che alla stessa in persona di un suo amministratore, ad un dipendente della società giuridicamente estraneo al rapporto locativo e alla stessa società, per cui non poteva essere configurato come un creditore apparente (artt. 1188 e 1189 c.c.). Probabilmente questa dirà di aver avuto indicazioni dall'effettivo creditore a versare la somma sul conto del terzo, e sicuramente è quanto accaduto perché la proprietaria non avere alcun interesse a effettuare il pagamento al genero dei soci, che, invece potevano avere interesse a non far entrare il danaro nella società per vari fini. Immaginando tale ovvia difesa, che comunque la conventa dovrebbe provare, potrebbe anche angire nei confronti del genero dei soci, che ha ricevuto un pagamento non dovuto, ma anche questi psi difenderà dicendo che il denaro è passato sul suo conto, ma la effettiva disponibilità la avevano i soci suoi suoceri i quali in realtà ne hanno disposto. Potrebbe agire nei confronti di questi soci che hanno utilizzato danaro della società per fini personali, ma questi potrebbero dimostrare che hanno pagato con quel danaro debiti della società. potrebbe agire in revocatoria nei confronti dei soggetti che sono stati soddisfatti, ma anche questi, potrebbero, ammesso che il pagamento sia avvenuto nei sei mesi anteriori alla dichiarazione di fallimento, eccepire le esenzioni di cui al terzo comma dell'art. 67 e, comunque, di non sapere che erano stati pagati con soldi della società data la provenienza del danaro (e probabilmente la finalità del giro sul conto del genero era proprio questa).
Ovviamente non può agire contro tutti, ma deve fare delle scelte, non facili perché del ventaglio di ipotesi prospettate, nessuna sembra molto proficua. Per decidere bisognerebbe conoscere le carte nei dettagli, valutare anche chi offre maggiori possibilità di solvibilità, ecc.
Zucchetti Sg Srl
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