Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - ATTIVO E CONTABILITà

Emissione nota di accredito da parte del curatore

  • Mattia Villan

    Porto Viro (RO)
    12/06/2013 11:31

    Emissione nota di accredito da parte del curatore

    Buongiorno.
    Al momento del fallimento, la Srl fallita vantava un credito nei confronti di una società cliente per prestazioni svolte presso i cantieri di quest'ultima, per le quali era stata emessa regolare fattura.
    Durante il periodo in cui si svolsero i lavori, la cliente anticipò acconti pari ad Y a titolo di rimborso spese di vitto e alloggio nei confronti dei dipendenti della fallita.
    Al momento della quantificazione del credito finale, è emerso che la cliente ha versato acconti superiori a quanto effettivamente speso dai dipendenti della fallita (il tutto è debitamente documentato dalle ricevute di vitto e alloggio).
    Ho dunque aggiornato (ed incassato) il credito, portando in diminuzione di quanto dovuto per i lavori svolti, della quota parte di maggiori acconti versati a titolo di rimborso spese.
    Ora, ai fini della quadratura contabile delle operazioni svolte, mi confermate la correttezza dell'emissione da parte mia di una nota di accredito, relativa al maggior importo versato a suo tempo dalla cliente e relativo al rimborso spese sostenute dai dipendenti durante il periodo di trasferta?
    Grazie.
    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      23/08/2013 20:18

      RE: Emissione nota di accredito da parte del curatore

      Non siamo sicuri di aver ben compreso il quesito, dato che nella prima parte di esso viene indicato che "la cliente anticipò acconti" e che "è emerso che la cliente ha versato acconti superiori" a quanto dovuto, mentre nel prosieguo si legge che il Curatore ha aggiornato i conti e determinato un minore importo dovuto alla società fallita (e fin qui il discorso ci pare coerente) ma che ha anche "incassato il credito", e ciò ci pare in contrasto con l'indicazione che gli acconti erano stati versati prima della procedura.

      Pur con tali dubbi, parrebbe che la società fallita, prima del fallimento, abbia emesso e riscosso fatture per acconti in misura superiore a quanto determinato a consuntivo (in corso di procedura) come effettivamente spettante.

      Se così è, e se la differenza è stata restituita dal Curatore, l'emissione della nota di credito a norma dell'art. 26 del D.P.R. 633/72 è certamente corretta, indipendentemente dal decorso o meno di un anno dall'emissione delle fatture di acconto, perché non si tratta di variazione conseguente ad accordi sopravvenuti, bensì di determinazione effettuata proprio in base agli accordi originari.

      Ciò che non ci convince è come il credito del terzo, nascente da attività effettuata e fatture di acconto emesse e pagate prima del fallimento, sia stato pagato al di fuori del concorso.

      Chiediamo quindi, se del caso, di integrare il quesito.