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Contabilità inesistente e dichiarazioni fiscali

  • Lorenzo Lorini

    Firenze
    12/09/2016 09:27

    Contabilità inesistente e dichiarazioni fiscali

    Buongiorno,
    desideravo gentilmente un vostro parere su due questioni, riguardanti fallimenti in cui non è stata rinvenuta la contabilità.

    1) In un fallimento, dichiarato il 18.12.2015, ho rinvenuto solo alcune fatture di vendita per il 2015 e un conto corrente con circa 2.000 euro. La società fallita non aveva mai tenuto le scritture contabili e non ho rinvenuto alcuna fattura di acquisto.
    Ho potuto accertare la rilevante massa debitoria solo in seguito alle insinuazioni al passivo dei creditori.
    Entro il 30.09.2016 dovrei presentare la dichiarazione dei redditi del periodo 01.01.2015 - 18.12.2015.
    Ma, secondo voi, ha senso presentare una dichiarazione di fatto arrangiata, contenente solo alcuni dati, peraltro non desumibili da alcun registro contabile? In questa situazione, addirittura si arriverebbe alla circostanza piuttosto assurda che la società evidenzi un utile, assolutamente non reale, soggetto anche a tassazione.
    Non sarebbe più corretto presentare la dichiarazione a zero o non presentarla nemmeno?

    Al contrario, stante la presenza delle fatture di vendita, ho predisposto e mi accingo ad inviare la dichiarazione iva annuale 2015, dopo aver inviato la dichiarazione iva 74-bis. E' corretto il mio comportamento?

    2) In un secondo fallimento, dichiarato il 30.03.2016, la società fallità non è più operativa dal 2012 e la contabilità è stata tenuta solo fino al 2010. Non è stato peraltro rinvenuto allo stato attuale alcun attivo da liquidare ai creditori.
    In riferimento agli adempimenti dichiarativi:

    - io personalmente non presenterei la dichiarazione dei redditi del periodo 2015, esercizio antecedente al fallimento, stante la mancanza assoluta di registri e dati contabili;

    - presenterei a zero o addirittura non presenterei la dichiarazione dei redditi del periodo 01.01.2016 - 30.03.2016;

    - presenterei a zero la dichiarazione iva annuale 2015 entro il 30.09.2016, la dichiarazione iva 74-bis l'ho già presentata a zero.

    E' corretta il mio comportamento?

    Grazie mille dell'assistenza, cordiali saluti.



    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      11/10/2016 11:19

      RE: Contabilità inesistente e dichiarazioni fiscali

      Le regole generali, sia nel caso 1 che nel caso 2, sono che:

      - la dichiarazione relativa all'esercizio anteriore a quello nel quale è stato dichiarato il fallimento non compete al Curatore

      - la dichiarazione relativa al periodo fra la fine dell'esercizio precedente e la data del fallimento deve essere presentata dal Curatore.


      Ciò premesso, la prima domanda è chiaramente la più delicata perché, nel silenzio di Legge e istruzioni ministeriali, non esistono regole certe, né principi generali su cui ci si possa basare, salvo quello di prudenza e ragionevolezza.

      Né sappiamo che tipo di controlli abbia effettuato il Curatore ovvero siano astrattamente effettuabili, che dichiarazioni abbia rilasciato il fallito o comunque egli abbia raccolto, se e che tipo di attività sia stata effettivamente svolta, e ogni altra informazione necessaria per effettuare una ricostruzione dell'accaduto, anche sotto il profilo contabile e fiscale.

      Ciò premesso, se, come emerge dal quesito, la dichiarazione fatta solo sulla base di alcuni frammentari documenti non darebbe garanzie di aderenza alla realtà in misura accettabile (oltre a far emergere materia imponibile in realtà molto probabilmente inesistente, e quindi legittimare l'ammissione al passivo di un debito verso l'Erario molto probabilmente altrettanto inesistente), riteniamo che la soluzione migliore sia presentare la dichiarazione (così da rispettare l'obbligo di legge) in bianco, facendola seguire (o ancor meglio precedere) da una comunicazione via PEC all'Agenzia che illustra la questione: così facendo, sarà possibile per l'Agenzia delle Entrate effettuare, se lo riterrà opportuno, ogni eventuale accertamento anche di tipo induttivo, che riteniamo non competa al Curatore.


      Per coerenza analogo comportamento riteniamo possa essere tenuto per la dichiarazione IVA, anche se per tale tributo il discorso potrebbe essere impostato diversamente.

      Potrebbe infatti essere inviata la dichiarazione tenendo conto solo delle fatture attive e passive rinvenute (dalle quali certamente consegue un debito IVA), e se dovessero emergere in seguito ulteriori fatture di acquisto, esse potranno essere registrate in corso di procedura e quindi recuperare (alle condizioni illustrate in altro interventi su questi Forum) l'imposta a esse relativa.

      Entrambe le strade ci paiono percorribili, e sinceramente non siamo riusciti a trovare elementi decisamente a favore di una o dell'altra.


      Più semplici le risposte relativa al caso 2: no la dichiarazione dei redditi del periodo 2015, a zero la dichiarazione dei redditi del periodo 01.01.2016 - 30.03.2016, a zero la dichiarazione IVA annuale 2015 entro il 30.09.2016, OK la dichiarazione IVA 74-bis a zero.