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Dichiarazione redditi finale Fall SAS e del socio accomandatario

  • Andrea Di Cesare

    Milano
    27/08/2013 12:08

    Dichiarazione redditi finale Fall SAS e del socio accomandatario

    Il quesito attiene la dichiarazione dei redditi finale del fallimento di una SAS e del socio accomandatario.
    La dichiarazione dei redditi (IRAP) iniziale è stata predisposta con saldi a zero.
    L'attivo fallimentare era costituito da un'area edificabile, da terreni agricoli (di proprietà del socio accomandatario) e da beni mobili inventariati.
    La vendita dell'area edificabile (per circa 282.000 euro) e del beni mobili (per circa 1.000 euro) ha permesso di soddisfare tutti i creditori; si procederà quindi alla chiusura del fallimento ai sensi dell'art.118 c.2 L.F..
    Al momento residuano, sul c/c della procedura, somme per circa 57.000 euro che saranno utilizzate per soddisfare i creditori in prededuzione (legale e curatore) per un totale di circa 47.000 euro.
    Alla chiusura del fallimento vi saranno somme da restituire al socio accomandatario per circa 10.000 euro e i terreni agricoli (non periziati) e non posti in vendita.
    Si chiede se il curatore sia tenuto alla dichiarazione dei redditi finale, al calcolo dell'IRAP e in che modo debba essere determinata la base imponibile.

    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      01/09/2013 16:07

      RE: Dichiarazione redditi finale Fall SAS e del socio accomandatario

      In primo luogo precisiamo che il Curatore dovrà predisporre la dichiarazione dei redditi della società e inviare le certificazioni ai soci, ma ciò solo ai fini IRPEF in capo a essi, dato che l'IRAP nel fallimento è dovuta solo in caso di esercizio provvisorio (si veda sull'argomento l'ultimo periodo del punto 3.1 delle istruzioni alla dichiarazione IRAP 2013).

      Per quanto riguarda la determinazione dell'imponibile del maxi-periodo fallimentare, lo stesso deve essere determinato a norma dell'art. 183 T.U.I.R., come "differenza tra il residuo attivo e il patrimonio netto dell'impresa o della società all'inizio del procedimento".

      In particolare per quanto riguarda la valorizzazione dei terreni agricoli, essa deve essere mantenuta al costo fiscalmente rilevante al momento dell'apertura del fallimento, come chiaramente stabilisce la Circolare 4/10/2004 n. 42, al punto 2.2.2.