Forum FISCALE - AREA FISCALE E TRIBUTARIA

MODELLO 770 ANTE FALLIMENTO

  • Alessandra Cecconi

    Poggibonsi (SI)
    11/09/2017 19:12

    MODELLO 770 ANTE FALLIMENTO

    Buonasera,
    in un fallimento dichiarato il 31.07.17, deve essere presentato il modello 770/2017 relativo all'anno d'imposta 2016.

    Se ho ben capito, la presentazione del modello spetta al Liquidatore della società fallita.

    La prestazione resa dal consulente del lavoro della fallita società che predispone ed invia il modello 770 per conto del Liquidatore, costituisce una spesa prededucibile, dato che si tratta di un servizio erogato successivamente al fallimento e per il quale non è stata emessa ancora fatture?
    Oppure, trattandosi di un adempimento che riguarda il periodo ante-fallimento, il consulente del lavoro deve fare insinuazione al passivo per tale prestazione?

    Ringrazio cordialmente.
    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      15/09/2017 09:12

      RE: MODELLO 770 ANTE FALLIMENTO

      La questione non è purtroppo pacifica, ma il dubbio deve essere posto in termini leggermente diversi che nel quesito.

      Il problema non è che il periodo oggetto della dichiarazione sia ante fallimento, ma se l'adempimento sia di competenza del Curatore.

      Se sposiamo la tesi che l'obbligo gravi sul legale rappresentante della società fallita, non essendovi tenuti gli organi della procedura non possono essere posti a carico della stessa i relativi eventuali costi.

      Se invece si ritiene che la presentazione competa al Curatore, in ogni caso ovvero nel solo caso di inerzia del legale rappresentante della società fallita, allora si tratta di un costo della procedura, da pagare nei termini e con le modalità previste per i debiti prededucibili.

      Personalmente, per i motivi illustrati in vari interventi su questo Forum, sposiamo la "tesi intermedia" che vi sia tenuto il legale rappresentante ma in caso di inerzia dello stesso sia opportuno che provveda il Curatore; così motivando, ci pare legittimo porne l'eventuale costo a carico della procedura.

      Ma non possiamo escludere che Il Giudice Delegato o il Comitato dei Creditori contestino tale interpretazione e neghino la possibilità dell'accollo del costo in questione alla massa dei creditori.

      Non siamo comunque a conoscenza di casi pratici di tale rifiuto.