Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - LA LEGGE FALLIMENTARE

fallimento ditta individuale

  • Patrizia Rossi

    san clemente (RN)
    26/10/2015 12:11

    fallimento ditta individuale

    Buongiorno, sono il curatore di una ditta individuale.
    La persona fisica è socia ed amministratrice di srl
    In questo caso le quote di partecipazione diventano di proprietà della massa?
    La carica di amministratrice unica è incompatibile visto che il soggetto è fallito?
    Grazie
    • Zucchetti Software Giuridico srl

      Vicenza
      26/10/2015 20:18

      RE: fallimento ditta individuale

      Il fatto che il soggetto fallito sia anche socio di una srl comporta che la partecipazione in detta società viene acquisita all'attivo fallimentare (salvo che il curatore ritenga sia anticonveniente e l'abbandoni ex art. 104ter, co. 7, l.f.) quale bene immateriale, per cui la massa acquisisce la disponibilità della quota, come degli altri beni del fallito, e non la proprietà.
      Tale contestualità non incide neanche sulla posizione di amministratore, a meno che la srl partecipata non sia una società unipersonale. Escluso questo caso, cui lei non fa cenno, la questione della sorte dell'amministratore va tenuta distinta da quella della quota, ed è più complessa di quest'ultima.
      Come è noto, la disciplina delle società a responsabilità limitata, a seguito della novella di cui al D.Lgs. 17 gennaio 2003, n. 6, in vigore del 1 gennaio 2004, non regolamenta le cause di ineleggibilità e di decadenza degli amministratori di tale società né contiene (come in passato faceva l'art. 2487 c.c.), un rinvio alle norme dettate dall'art. 2382 c.c. per la società per azioni. Si è detto che il silenzio sul punto vada imputato a mera dimenticanza, ma la Cassazione (Cass. 08/08/2013 n. 18904) ha preso una posizione nettamente contraria a questa soluzione, sostenendo che il citato silenzio debba ritenersi indicativo di una precisa volontà del legislatore che, se avesse voluto provvedere in materia, avrebbe dovuto farlo esplicitamente. Determinate è stata la considerazione che la nuova disciplina fallimentare abbia dettato una limitazione degli effetti a carico del fallito, sul piano personale, della sentenza di fallimento - e, in particolare, abbia abrogato l'art. 50, che prevedeva il registro dei falliti, e l'art. 5, co. 2, lett. a) del D.Lgs. n. 114 del 1998, che vietava l'iscrizione nel registro delle imprese dei soggetti dichiarati falliti, fino alla pronuncia della sentenza di riabilitazione. Alla luce di queste argomentazioni, conclude la Corte, deve ritenersi che le nomine degli amministratori di società a responsabilità limitata non sono più soggette a cause di ineleggibilità o di decadenza nè risultano applicabili per analogia le norme dettate per la società per azioni dell'art. 2382 c.c., con la conseguenza che - salva diversa previsione statutaria - il fallimento dell'amministratore di società a responsabilità limitata non ne determina l'incapacità alla carica sociale.
      Zucchetti SG Srl
      • Patrizia Rossi

        san clemente (RN)
        26/11/2015 18:04

        RE: RE: fallimento ditta individuale

        Poiché la S.r.l. in questione è insolvente, non viene tenuta la contabilità e depositati i bilanci, in sostituzione dei soci il curatore deve porre in liquidazione la società o chiedere al tribunale la nomina di un liquidatore?
        I beni sono gravati da un mutuo fondiario e l'istituto di credito ha già notificato atto di precetto ma per il momento non intende iniziare la procedura esecutiva.
        Attendo vostra cortese risposta
        • Zucchetti Software Giuridico srl

          Vicenza
          26/11/2015 19:16

          RE: RE: RE: fallimento ditta individuale

          Il curatore, apprese all'attivo le quote del socio fallito nella srl, assume la posizione e i diritti di socio di detta società, per cui ha gli stessi diritti del socio, e per non può porre da sola in liquidazione la società, ma può rivolgersi al tribunale a norma del secondo comma dell'art. 2487 c.c.
          Zucchetti SG Srl
          • Patrizia Rossi

            san clemente (RN)
            27/11/2015 11:20

            RE: RE: RE: RE: fallimento ditta individuale

            Si tratta di una facoltà o di un obbligo?
            Grazie
            • Zucchetti Software Giuridico srl

              Vicenza
              30/11/2015 12:54

              RE: RE: RE: RE: RE: fallimento ditta individuale

              E' una facoltà che hanno i soci per sopperire all'inerzia degli amministratori. Non esercitandola aggravano la situazione della società, per cui sarebbe comunque opportuno che lei, nella qualità di curatore detentore delle quote della società in difficoltà, prendesse una iniziativa, dato il ruolo di organo pubblicistico, sarebbe .
              Zucchetti Sg srl