Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - LA LEGGE FALLIMENTARE

Liquidazione compenso avvocato avverso reclamo ex art. 18 lf

  • Andrea Barbera

    Padova
    06/02/2015 10:26

    Liquidazione compenso avvocato avverso reclamo ex art. 18 lf

    In seguito al reclamo ex art. 18 lf di un socio di una snc dichiarata fallita, il curatore ha nominato l'avvocato che assista la procedura in tale ricorso.
    La sentenza in corte d'appello ha rigettato il reclamo del socio e ha condannato il reclamante alla refusione delle spese di lite in favore della procedura. E' corretto che l'avvocato nominato dalla procedura emetta fattura nei confronti della stessa? O è più corretto che si insinui al passivo per il debito vantato nei confronti del socio?
    Grazie
    Chiara
    • Zucchetti Software Giuridico srl

      Vicenza
      06/02/2015 20:29

      RE: Liquidazione compenso avvocato avverso reclamo ex art. 18 lf

      Bisogna tenere distinto il rapporto tra il socio e il suo fallimento da rapporto tra il fallimento del socio e il legale incaricato della difesa in sede di reclamo,
      Con la disposizione sulle spese di causa contenuta nella sentenza di rigetto del reclamo è preso in considerazione il primo rapporto in quanto il socio è stato condannato a pagare alla procedura fallimentare (del suo fallimento) le spese da quest'ultima sopportate nel giudizio; si tratta di una statuizione sostanzialmente inutile perché, essendo il socio condannato fallito, il suo patrimonio è già interamente acquisito all'attivo fallimentare per cui la procedura, nella persona del curatore, non può realizzare il suo credito se non sui beni che già ha nella propria disponibilità.
      L'avvocato incaricato di difendere il fallimento del socio in sede di reclamo non ha alcun rapporto con il socio fallito, ma soltanto con la procedura fallimentare che, in persona del curatore, gli ha rilasciato il mandato, sicchè tale avvocato può rivolgersi per il pagamento soltanto al suo committente, ossia al fallimento del socio e per un importo che può anche essere diverso da quello liquidato nella sentenza. Il credito dell'avvocato ha sicuramente natura prededucibile e come tale, ove non contestato dal curatore nell'ammontare, va pagato; in caso di contestazione il creditore deve insinuare il suo credito, sempre quale prededucibile, al passivo del fallimento del socio, che è il debitore, giusto il disposto dell'art. 111bis.
      Zucchetti Sg srl