Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - LA LEGGE FALLIMENTARE

insinuazione passivo professionista

  • Marco Lombi

    Forlì (FC)
    12/04/2016 16:45

    insinuazione passivo professionista

    Salve,
    in sede di insinuazione al passivo un professionista presenta domanda in privilegio allegando soltanto una nota (unica)relativa alle prestazioni svolte da agosto 2008 a settembre 2012, indicando dettagliatamente tutte le prestazioni con data e importo.
    Dalla contabilità della fallita non risultano né lettere di incarico ne note pro forma emesse nei vari anni ed in contabilità non è stato registrato ovviamente nulla.
    Non riesco a provare che effettivamente quelle prestazioni sono state tutte svolte (riesco a provarle soltanto parzialmente attraverso il recupero di qualche documento giustificativo) perché la documentazione in possesso della società è caotica e incompleta.
    Sono indeciso tra due comportamenti:
    A) esclusione integrale del credito, per insufficienti elementi probatori forniti;

    B) - Ammesso in privilegio per le prestazioni indicate nella nota con data settembre 2010 - settembre 2012;
    - Ammesso in chirografo per le prestazioni con data agosto 2008 - agosto 2010;
    - Ammesso in chirografo per spese, cassa previdenza, iva , indennità e diritti di opinamneto.

    quali dei due vi sembra corretto?
    • Zucchetti Software Giuridico srl

      Vicenza
      12/04/2016 19:42

      RE: insinuazione passivo professionista

      Nella situazione descritta, noi riteniamo più corretta la prima soluzione dell'esclusione, perché manca la prova dell'effettivo ricevimento e svolgimento dell'incarico dal quale nasce il credito, prova che incombe appunto sul creditore.
      Zucchetti SG srl
      • Marco Lombi

        Forlì (FC)
        14/04/2016 14:49

        RE: RE: insinuazione passivo professionista

        provo a dettagliare meglio il caso specifico. Trattasi di credito di consulente del lavoro. Non mi fornisce lettera di incarico ma tutte le prestazioni che ha indicato dettagliatamente nell' unica nota datata 30.03.2016 (quindi emessa dopo la sentenza di fallimento) sono tutte riconducibili all'amministrazione del personale e adempimenti correlati (quali 770, conteggi liquidazione tfr, conteggi per studi di settore, contratti di lavoro, predisposizione f24 ecc). Da un esame della documentazione in possesso della società, io potrei provare che alcune prestazioni sono state eseguite, tanto da ritenere che verosimilmente esistesse un rapporto continuativo di attività di amministrazione del personale.
        Sulla base di quanto detto vi sentite ancora di poter escludere il credito?
        Eventualmente, al fine di riconoscere privilegio, ognuna delle suddette prestazioni devono essere fatte rientrare nel medesimo incarico o devono essere considerate operazioni a se stanti?
        • Zucchetti Software Giuridico srl

          Vicenza
          14/04/2016 20:13

          RE: RE: RE: insinuazione passivo professionista

          Noi ci troviamo necessariamente in difficoltà quando vengono proposti quesiti non di diritto ma di mero fatto perché in questi casi è necessaria la conoscenza dei documenti e degli altri elementi di prova. Noi possiamo indicare i principi da seguire e nel caso abbiamo detto nella precedente risposta che la prova del credito grava sul creditore che si insinua, per cui alla luce dei dati offerti sembrava che tale prova non fosse stata data. Ora lei aggiunge altri particolari, alla luce dei quali continuiamo a ritenere che l'attore non abbia fornito la prova del credito azionato non avendo prodotto né ina lettera di incarico né un documento che provi di aver espletato le attività che elenca e per le quali chiede il pagamento.
          Tutto, quindi, dipende da cosa lei ha riscontrato nella documentazione della società fallita. Lei dice di aver rilevato che "alcune prestazioni sono state eseguite, tanto da ritenere che verosimilmente esistesse un rapporto continuativo di attività di amministrazione del personale", e noi dobbiamo partire da questa premessa, che non possiamo verificare perché non abbiamo visionato la documentazione né sappiamo da quali elementi lei trae la sopra accennata conclusione.
          Possiamo, quindi solo dire che se lei ha riscontrato che il professionista in questione ha ricevuto un unico e continuativo incarico di amministrazione del personale, il credito dello stesso va riconosciuto e gode interamente di privilegio, anche se alcune delle prestazioni effettuate risalgano ad oltre un biennio prima della cessazione dell'incarico, secondo la ormai costante giurisprudenza in materia.
          Zucchetti SG srl