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Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - LA LEGGE FALLIMENTARE
eredità quote immobile di soggetto fallito
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Giuseppe Cotto
Asti24/06/2021 16:15eredità quote immobile di soggetto fallito
Buongiorno,
sono curatore di un procedura relativa ad una s.n.c. e ai suoi soci. Nei beni della procedura vi è un immobile, del quale risultano proprietari due dei soci falliti che sono altresì legati da un rapporto di parentela madre-figlio. Nelle more la madre viene a mancare.
Dovendo procedere alla vendita del menzionato immobile mi domando come procedere circa le quote di immobile del de cuius, che dovrebbero essere ereditate dal figlio anch'esso fallitto nella medesima procedura. In particolare mi domando se sia necessario procedere con dichiarazione di successione e modifica catastale e altresì se sia possibile evitare le spese relative ad una accettazione tacita di eredità con beneficio di inventario che, nel caso di specie, risulterebbe del tutto inutile stante che la madre nonché il suo patrimono attivo e passivo, è già compreso nel fallimento.
Procedo ex art. 12 L.F. con, a seguito di vendita, dichiarazione sostitutiva atto di notorietà dove si indica la morte del soggetto fallito ed i potenziali successori che sono peraltro anche loro falliti, non procedendo a dichiarazione di successione e modifica catastale? Oppure procedo con gli adempimenti relativi all'eredità giacente?
Grazie-
Zucchetti Software Giuridico srl
Vicenza25/06/2021 19:17RE: eredità quote immobile di soggetto fallito
La presente situazione è completamente differente da quella da lei rappresentata con altra domanda. Lì il decesso colpiva il padre del fallito che era in bonis e quindi si trattava della successione del fallito nella eredità del de cuius e, quindi della possibilità di accettare da parte del fallito o direttamente da parte del curatore del suo fallimento il bene sopravvenuto.
Nel caso presente muore uno dei due falliti , che è la madre di altro fallito e quindi si aprono due fronti. uno attiene alla successione nell'eredità del fallito, considerato che il suo fallimento ha la disponibilità dei beni ma la proprietà rimane in capo al fallito, per cui si apre la ordinaria successione, che non tocca il fallimento che continua ad avere la disponibilità dei beni. Il fatto è però, che nel caso uno dei chiamati all'eredità- non capiamo se il solo o vi sono altri- è fallito anche lui, per cui per il fallito sopravvissuto si pone lo stesso problema visto nell'altra domanda, ossia l'accettazione da parte sua o del curatore del suo fallimento, con beneficio di inventario, dei beni della madre defunta, dovendovi essere una continuità nelle trascrizioni.
Altro fronte riguarda un aspetto più prettamente processuale, che è quello regolato dall'art. 12 l. fall., dovendoci essere un soggetto con cui il curatore deve raffrontarsi e che possa impugnare nei casi previsti gli atti a sua tutela. In sostanza, a norma dell'art. 12, la procedura non cessa, ma continua nei confronti degli eredi, e pertanto, se vi sono altri chiamati all'eredità, oltre il figlio fallito, bisogna vedere cosa fanno costoro, se accettano o non, eventualmente chiedendo la fissazione del termine ex art. 481 c.c. in caso di inerzia. Se qualcuno accetta, la liquidazione prosegue in confronto di chi ha accettato o, se più, in confronto di quello che è designato come rappresentante; se nessuno accetta il curatore deve chiedere la nominare di un curatore all'eredità giacente ex art. 528 c.c..
La situazione comunque presenta aspetti abbastanza complessi, specie è la stesa procedura in cui è morto anche il padre del fallito, per cui sarebbe necessario farsi assistere da un esperto in quanto, attraverso il dibattito sul Forum, possono essere fornite solo indicazione di inquadramento giuridico, da calare poi nella realtà, che deve essere conosciuta nei particolari.
Zucchetti Sg srl
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