Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - CHIUSURA PROCEDURA

Fatture ricevute dopo il piano di riparto finale e fattura del curatore

  • Claudia D'Alessandro

    lodi
    10/09/2018 09:19

    Fatture ricevute dopo il piano di riparto finale e fattura del curatore

    Dopo aver effettuato il piano di riparto finale ho ricevuto dai professionisti relativamente ai quali ho effettuato il pagamento del solo credito al privilegio, le fatture relative a suddetti pagamenti (alcuni hanno scorporato l'iva dal totale percepito, altri hanno calcolato l'iva sull'imponibile che ho liquidato come da disposizione del GD).

    Questa fatture, come devono essere considerate ai fini Iva?.
    Devo registrarle come iva ammessa in detrazione anche se di fatto io ho pagato solo l'imponibile?
    Se così fosse la mia dichiarazione iva si chiuderebbe a credito ed il mio piano di riparto finale dovrebbe essere riaperto.

    Tanto più che quell'iva di fatto non l'ho pagata, perchè il mio piano di riparto prevede il solo pagamento dell'importo del credito a privilegio (quindi dell'imponibile e non dell'iva)

    Lo stesso dubbio sorge in merito al credito iva che emergerà a seguito della fattura del Curatore. Come devo registrarla?
    E che fine farebbe l'eventuale credito iva che emergerebbe a seguito di tale compenso pagato?

    Il dubbio sorge anche alla luce dell'imminente scadenza della comunicazione liquidazione iva

    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      21/09/2018 11:34

      RE: Fatture ricevute dopo il piano di riparto finale e fattura del curatore

      In primo luogo, la partita IVA può essere chiusa subito dopo la presentazione del rendiconto finale, o subito dopo l'effettuazione del riparto, o anche prima della chiusura del fallimento. Se ciò è avvenuto, essendo chiusa la posizione IVA non deve essere effettuato alcun adempimento.

      Se invece la posizione IVA è ancora aperta, in primo luogo va inquadrata la rilevanza e collocazione temporale dell'IVA sulle fatture ricevute dai professionisti a seguito di riparto:
      - sotto il profilo IVA, la relativa imposta è indubbiamente deducibile, ancorché non pagata
      - sotto il profilo civilistico/concorsuale, seguendo i principi stabiliti dalle sentenze di Cassazione più volte citate e analizzate in questo Forum, va considerato un credito relativo al periodo ante procedura.

      Ciò premesso, le fatture in questione andranno registrate con IVA detraibile e rileveranno ai fini della relativa liquidazione periodica ma, essendo "IVA ante":
      - se l'Erario non è stato integralmente soddisfatto in sede di riparto, essa si compenserà con il debito residuo e il credito è quindi di fatto inesistente
      - se invece non esistevano debiti concorsuali verso l'Erario, oppure esso è stato integralmente soddisfatto in sede di riparto, si tratta di un credito "buono", utilizzabile in compensazione (secondo le regole e con le limitazioni ordinarie) per il versamento delle ritenute, ovvero richiedibile a rimborso.

      Il problema non si pone per la fattura emessa dal Curatore per il suo compenso, atteso che la relativa imposta è evidentemente e certamente credito endoconcorsuale, quindi "buono".

      Se siamo nel secondo caso, effettivamente il problema della riapertura del fallimento si pone, perché tale credito IVA è attivo sopravvenuto alla procedura; dovrà quindi essere verificata la sussistenza delle condizioni e i limiti, nonché rispettata la procedura, di cui all'art. 121 l.fall. (e quindi, fra l'altro, se tale provvedimento appaia utile, e su istanza di uno dei creditori, non del Curatore).

      Onde evitare tale seria complicazione, invece della chiusura della partita IVA, e con procedura che ci pare più tutelante per il Curatore, prima della predisposizione del rendiconto finale potrà essere alternativamente:
      a) chiesta l'autorizzazione all'abbandono del credito IVA futuro in questione
      b) chiesta l'emissione anticipata da parte dei professionisti delle fatture, chiesta la liquidazione del compenso ed emessa la relativa fattura da parte del Curatore, registrati tali documenti e, alternativamente:
      - chiesto il rimborso della relativa IVA e ceduto con procedura competitiva tale credito
      - ceduto con procedura competitiva il credito IVA futuro, che potrà essere chiesto a rimborso dopo la presentazione della dichiarazione IVA
      - utilizzato tale credito per il versamento delle ritenute dovute a seguito proprio del riparto e del pagamento del compenso al Curatore

      La scelta fra tali alternative dipenderà essenzialmente dalla scansione temporale degli eventi: l'ultima, p.es., è praticabile solo se le fatture verranno ricevute entro fine anno, e i pagamenti verranno effettuati l'anno successivo, perché solo così il credito potrà essere utilizzato in compensazione.