Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - RIPARTI

Riparto - professionisti/iva/ritenute - URGENTE

  • Studio Macario Bonetti Fantoni

    Lovere (BG)
    29/06/2010 09:55

    Riparto - professionisti/iva/ritenute - URGENTE

    Buongiorno, avrei bisogno di un chiarimento in quanto alcuni colleghi si comportano in modo discordante tra loro e vorrei un vostro parere in merito.
    In un fallimento nuovo rito un professionista è stato ammesso al passivo in via privilegiata per il solo importo imponibile, escludento completamente il contributo alla cassa e l'iva in quanto non aveva emesso fattura ma solo nota pro-forma.
    Es. Imponibile: 1.000
    Cpa 4%: 40
    Iva 20%: 208
    Totale: 1.248
    R.A.: 200
    Netto: 1.048

    Il professionista è stato ammesso in privilegio al passivo per il solo importo di euro 1.000.
    Ora devo procedere al riparto.
    Come mi devo comportare con il contributo della cassa di previdenza, con l'iva e con la ritenuta? Cioè, devo ripartire al prfessionista 1.248 in privilegio (considerando poi ila ritenuta)?

    Grazie.
    • Zucchetti Software Giuridico srl

      Vicenza
      30/06/2010 17:32

      RE: Riparto - professionisti/iva/ritenute - URGENTE

      Lei tocca un punto molto dibattuto, che spiega la diversità di opinioni cui accenna.
      Supponendo, infatti, per semplicità di parlare della sola IVA di rivalsa, il cui credito, nel suo caso non è stato neanche ammesso non avendo il professionista emesso fattura, le ipotesi prospettabili sono tre, ciascuna delle quali presenta delle controindicazioni:
      1)-il fallimento paga l'intero privilegio di € 1.000,00 e, alla contestuale emissione della fattura di € 200,00, paga anche l'IVA e, quindi, in totale € 1.200,00;
      2)-il fallimento paga l'intero privilegio di € 1.000,00 e il professionista emette egualmente fattura per € 1.200,00, senza ricevere l'IVA;
      3)-il fallimento paga l'intero privilegio di € 1.000,00 e il professionista, che non riceve l'IVA, emette fattura per € 1.000,00, di cui € 834,00 per prestazioni ed € 166,00 per IVA al 20% (salvo errori di conteggio).
      L'ipotesi sub 1 è la più corretta contabilmente perchè l'IVA corrisposta costituisce un'uscita per partita di giro, ossia un pagamento per conto dell'Erario, che crea contemporaneamente un'entrata per partita di giro, dovendo lo stesso Erario rimborsare l'eguale importo al fallimento oppure farne detrarre l'equivalente ammontare dal debito per IVA per le altre operazioni attive; quindi, in sostanza il fallimento, anche se paga € 1.200,00, ha un esborso effettivo di € 1.000,00 e così il professionista percepisce la somma netta di € 1.000,00, sebbene abbia riscosso € 1.200,00.
      Quando, però, dal piano contabile si passa a quello giuridico,il pagamento dell'IVA all'emissione della fattura potrebbe giustificarsi solo considerando il relativo credito come prededucibile, in quanto verrebbe saldato indipendentemente dalla sua effettiva collocazione al passivo. Ed infatti la tesi della prededucibilità è stata sostenuta in dottrina, facendo leva, principalmente, sul momento (successivo al fallimento) in cui il credito tributario sorge (all'emissione della fattura) e sugli obblighi di cui è onerato il curatore di fatturazione e di registrazione e di esecuzione degli adempimenti previsti dal D.P.R. n. 633 del 1972. Si è agevolmente replicato che l'evento generatore del credito di rivalsa IVA è, dal punto di vista civilistico, la prestazione professionale, che si è conclusa prima della dichiarazione di fallimento, nel mentre l'emissione della fattura al momento del pagamento della prestazione, rende solo attuale, nei confronti del destinatario del servizio- che è il fallito- il credito IVA di rivalsa, che sebbene autonomo dal credito per la prestazione, è ad esso soggettivamente e funzionalmente collegato. Diversamente, si configurerebbe come debito di massa un'obbligazione derivante da un rapporto contratto con il fallito committente- verso il quale la rivalsa va esercitata- sebbene il curatore non sia subentrato nel rapporto professionale già concluso, nè abbia assunto alcuna obbligazione diretta nei confronti del professionista, nè questi, a sua volta, abbia svolto alcuna attività nell'interesse della massa, facendo sì che un credito concorsuale generi un credito di massa; ipotesi sconosciuta nel nostro diritto, neppure sotto il profilo dell'accessorietà.
      Affermata la natura concorsuale del credito per rivalsa IVA e la sua autonomia dal credito per prestazioni- tant'è che essi sono assistiti da privilegi diversi- rimane da scegliere tra le due ipotesi fatte sub2) e sub 3). Quest'ultima, presenta l'inconveniente di lasciare al creditore l'imputazione del pagamento, sebbene l'imputazione stessa sia già stata effettuata dal curatore con il riparto, con cui paga € 1.000,00 per il credito professionale.
      Non rimane che il sistema sub 2), che risponde perfettamente ai principi che reggono la ripartizione dell'attivo fallimentare, secondo cui i creditori vanno soddisfatti secondo le regole del concorso nel rispetto dell'ordine dei privilegi. Questo sistema contabilmente crea un vantaggio per il fallimento, potendo questi detrarsi l'IVA non pagata, ed un danno per il professionista, che fattura l'IVA e non riceve contestualmente il relativo importo, che, intanto, dovrà anticipare; ma questa è la situazione comune che si verifica per tutti i creditori che abbiano emesso la fattura prima della dichiarazione di fallimento.
      In sostanza solo il legislatore può conciliare la facoltà di emettere la fattura al momento del pagamento per le prestazioni di servizio con la normativa fallimentare.
      Lo stesso discorso può valere per la Cassa.
      Sulla somma pagata effettivamente il curatore deve poi fare la ritenuta d'acconto.
      Zucchetti Sg Srl
      • Giovanni Guidetti

        Reggio Emilia (RE)
        06/03/2012 13:12

        RE: RE: Riparto - professionisti/iva/ritenute - URGENTE

        Buongiorno riapro questo thread trovandomi in una situazione analoga.

        - Vecchio rito
        - professionisti ammessi in privilegio sulla base di una notula informale (no fattura) oltre IVA e oneri previdenziali in chirografo al momento dell'effettivo pagamento

        Depositato il rendiconto finale, ora in sede di riparto finale il fallimento arriva a pagare tutto il privilegio ed anche una percentuale dei chirografari.
        E' evidente che, secondo l'ammissione, il fallimento dovrebbe pagare l'iva dei professionisti nella stessa percentuale di tutti i chirografari.

        Il problema è che, numericamente gli importi iva in chirografo non risultano inseriti nello stato passivo, proprio perchè saranno conosciuti solo al momento del pagamento su fattura.

        Se duque depositassi il riparto finale in questo modo, il fallimento andrebbe a distribuire il chirografo senza tener conto dell'iva dei professionisti esaurendo quindi la disponibilità.

        Ma vi è di più.

        Posto che gli importi che il fallimento andrebbe a pagare ai professionisti sono rilevanti, vi è la necessità di recuperare il credito iva.
        Ora l'unica possibilità per fare ciò, è quella di chiudere l'aspetto IVA del fallimento in anticipo rispetto alla sua chiusura (è possibile).
        A quel punto si potrebbe richiedere il rimborso.
        Il presupposto è però quello ovviamente di avere le fatture dei professionisti; cioè di averli già pagati.

        Ed una volta ottenuto il rimborso iva, amesso che attenga, come penso, alla massa dei chirografi, distribuirlo nelle proporzioni previste.

        Avrei dunque pensato di procedere ad un riparto parziale con il quale si pagano i privilegiati.
        A quel punto ricevute le fatture dei professionisti, aggiungerei gli importi dovuti per iva e oneri previdenziali all'importo del passivo chirografo.
        Richiederei il rimborso (o anche mediante cessione del credito) iva.
        Ottenuto il rimborso o il prezzo della cessione iva procederei al riparto finale distibuendo il residuo della disponibilità in chirografo ai chirografi, ivi inclusi i professionisti per IVA.

        Ammesso e non concesso che potesse essere una soluzione percorribile, Fallco fallimenti come potrebbe gestire tale situazione, posto che non posso certo modificare lo stato passivo?
        Grazie e saluti

        • Zucchetti Software Giuridico srl

          Vicenza
          06/03/2012 20:21

          RE: RE: RE: Riparto - professionisti/iva/ritenute - URGENTE

          La soluzione da lei proposta è sicuramente fattibile e utile.
          Per quanto riguarda la gestione di tale situazione con Fallco, il programma dà la possibilità di individuare le categorie di creditori tra quali intende effettuare il riparto, per cui, nel caso basta fare un riparto soltanto per i privilegiati ed eventuali altri preferenziali (se ve ne sono) e non dei chirografari.
          Zucchetti SG Srl
          • Giovanni Guidetti

            Reggio Emilia (RE)
            07/03/2012 09:55

            RE: RE: RE: RE: Riparto - professionisti/iva/ritenute - URGENTE

            Grazie per la risposta.

            Il problema del riparto con Fallco nella situazione sopra descritta è che una volta formato lo stato passivo, successivamente non posso più andare ad inserire ulteriori importi che vanno a modificare l'entità dell'ammontare del passivo medesimo; nel caso in esame la parte chirografaria.

            Un esempio può essere chiarificatore:
            - lo stato passivo esecutivo nella somma complessiva prevede nella parte chirografaria 100 per 10 creditori, oltre l'iva di due professionisti ma al momento del pagamento (12 creditori quindi...).

            - nello stato passivo chirografo esecutivo tuttavia non compare l'importo iva perchè ancora non consociuto (nè se sarebbe maturato) al momento dell'ammissione

            - 100 dunque è un importo destinato ad essere modificato dall'iva che mi verrà esposta, sempre che ciò avvenga nel momento in cui andrò a pagare i professionsiti in privilegio

            - mettiamo che successivamente al pagamento dei professionisti l'iva risulti essere 20

            - a questo punto il passivo chirografario è di 120 con due "nuovi" creditori

            Come gestisco questa situazione con Fallco, posto che non posso modificare lo stato passivo?

            O faccio il calcolo a mano oppure a mio parere non è una situazione gestibile (prendo 100 aggiungo manualmente 20, aggiungo i due professionsiti e ripartisco il chirografo nella percentuale fornitami da Fallco).

            Grazie
            • Zucchetti Software Giuridico srl

              Vicenza
              08/03/2012 19:12

              RE: RE: RE: RE: RE: Riparto - professionisti/iva/ritenute - URGENTE

              Secondo noi sarebbe stato molto più opportuno calcolare l'importo IVA sul credito al momento della formazione dello stato passivo e ammettere questo credito in chirografo, dal momento che se si arriva al pagamento dei chirografari vuol dire che i privilegiati sono stati interamente pagati. Né potrebbe valere il discorso che al momento del pagamento delle prestazioni in privilegio il professionista emette fattura e spezza l'importo ricevuto tra imponibile ed IVA, per cui questa potrebbe essere inferiore a quella ammessa, perché il debito del fallito è comunque quello iniziale risultante dal passivo, per cui in chirografo lei deve sempre calcolare l'intero importo IVA sul totale del credito insinuato.
              A parte queste considerazioni, ora per introdurre nel passivo di Fallco i due crediti per IVA- qualunque importo lei ritiene di aggiungere- basta impostare una finta tardiva per i due creditori per l'importo che ritiene loro spetti, con ammissione in chirografo, specificando che il ritardo non è loro addebitabile.
              Il programma farà il resto e considererà i due chirografari alla stregua degli altri al momento del riparto.
              Zucchetti SG Srl