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Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - RIPARTI
Pagamento dipendente e ritenute INPS
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Luca Damiani
Perugia13/03/2013 10:23Pagamento dipendente e ritenute INPS
Un dipendente fu ammesso al passivo con riserva in quanto la sentenza che lo vedeva creditore della società fallita non era ancora passata in giudicato.
A seguito della definitività della sentenza il dipendente veniva ammesso in via definitiva per eccedenze retributive riconosciute dal Tribunale del Lavoro.
Mi trovo pertanto a determinare, a partire dal lordo ammesso, il netto da corrispondere e le ritenute fiscali dovute dalla curatela nella sua veste di sostituto di imposta.
La domanda riguarda nello specifico il trattamento delle ritenute INPS.
Visto che l'Ente di Previdenza è logicamente all'oscuro della vicenda (in quanto non è ovviamente ancora stata predisposta la busta paga) come deve procedere la curatela?
Non sono a conoscenza di norme che impongano alla curatela di procedere come un "normale" datore di lavoro.
Quindi, si deve predisporre, oltre alla busta paga, anche tutta la modulistica (DM10, E-mens, ecc.) per portare a conoscenza dell'INPS gli accertati imponibili previdenziali?
La quota INPS a carico del dipendente deve essere direttamente corrisposta allo stesso ovvero essere trattenuta dalla curatela?
In tale secondo caso va immediatamente riversata dalla curatela in favore dell'INPS oppure essere trattenuta in attesa della formale insinuazione al passivo da parte dell'Ente stesso?-
Fabrizio Vigo
Genova14/03/2013 17:02RE: Pagamento dipendente e ritenute INPS
Ho lo stesso problema anche io, sono in fase di riparto finale e quindi a breve chiuderò il fallimento. Ritengo che non si possa pagare nulla di più di quello che risulta dallo stato passivo, pertanto i contributi a carico ditta non potranno essere versati. Quelli a carico dipendente riterrei di si, ma ho qualche dubbio. Ho chiesto all'INPS di Genova ma non mi hanno saputo dire nulla. -
Stefano Andreani - Firenze
Luca Corvi - Como23/04/2013 08:01RE: RE: Pagamento dipendente e ritenute INPS
Concordiamo sul fatto che non esistono, come Lei giustamente sottolinea, norme specifiche che impongano al Curatore di effettuare adempimenti (predisposizione e consegna della busta paga, EMENS, ecc.) relativi al periodo ante fallimento, ma è fuor di dubbio che in caso che tali adempimenti siano conseguenti a fatti verificatisi in corso di procedura (p.es. retribuzioni in caso di esercizio provvisorio) tale obbligo sussista, non esistendo un esonero per il Curatore.
Riteniamo quindi che, ancorchè la prestazione lavorativa sia avvenuta prima del fallimento, dato che l'obbligo di emettere la busta paga e di effettuare gli adempimenti conseguenti è sorto in corso di procedura, il Curatore sia l'unico soggetto obbligato a provvedere (non ci pare che possa essere il fallito, che a norma dell'art. 42 l.fall. è privato dei poteri/doveri di amministratore dell'impresa).
Il Curatore provvederà quindi a predisporre la busta paga e a sciogliere la riserva ammettendo definitivamente il dipendente al passivo.
L'ammissione avverrà al netto delle ritenute previdenziali e al lordo di quelle fiscali, che verranno effettuate e versate al momento del riparto.
L'INPS, informata a seguito della presentazione dell'EMENS, presenterà istanza tardiva di ammissione per i contributi a essa spettanti che, essendo relativi a periodi ante fallimento, non potranno essere pagati che in sede di riparto.
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