Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - RIPARTI

Professionista ammesso al riparto su parcella proforma e cessazione dell'attività professionale in corso di procedura.

  • Marcello Cosentino

    Portogruaro (VE)
    14/07/2023 18:23

    Professionista ammesso al riparto su parcella proforma e cessazione dell'attività professionale in corso di procedura.

    Buona sera,
    Chiedo cortesemente il Vs. parere sul caso che segue:
    Dopo aver trasmesso ai creditori l'ordine di deposito del riparto finale di un fallimento, un professionista ammesso al passivo per onorari su preavviso di parcella e beneficiario del riparto, mi comunica di aver cessato l'attività da oltre un anno cancellandosi dal proprio Albo professionale e chiuso la partita IVA.
    Con la Risoluzione n. 232E del 20_8_2009 (che però non riguarda la materia fallimentare ed inoltre, in quel caso, la fattura era stata già emessa) ) l'AdE ritiene che (Copio ed incollo):
    ".............................. La cessazione dell'attività per il professionista non coincide, pertanto, con il momento in cui egli si astiene dal porre in essere le prestazioni professionali, bensì con quello, successivo, in cui chiude i rapporti professionali, fatturando tutte le prestazioni svolte e dismettendo i beni strumentali.
    Fino al momento in cui il professionista, che non intenda anticipare la fatturazione rispetto al momento di incasso del corrispettivo, non realizza la
    riscossione dei crediti, la cui esazione sia ritenuta ragionevolmente possibile (perché, ad esempio, non è decorso il termine di prescrizione di cui all'art. 2956, comma 1, n. 2 del codice civile) l'attività professionale non può ritenersi cessata.
    Nella fattispecie prospettata, la scrivente ritiene che l'istante - il quale ha emesso fattura ad esigibilità differita - non possa, in linea generale, procedere
    alla chiusura della partita IVA, fintanto che non avviene la riscossione del credito, atteso che, per i rapporti creditori pendenti, oggetto di un procedimento giudiziario in corso, la riscossione risulta ragionevolmente possibile.
    Tali crediti dovranno essere regolarmente assoggettati ad IVA, atteso che al momento della loro riscossione risulteranno essere soddisfatti i requisiti
    richiesti ai fini dell'imponibilità, di cui all'art. 1 del DPR n. 633 del 1972.
    Tuttavia, qualora l'istante volesse comunque chiudere la propria partita IVA, senza attendere l'esito del procedimento pendente, dovrà procedere al
    previo versamento dell'imposta indicata in fattura".

    Dalla lettura della risoluzione si ritiene dunque che il professionista non poteva chiudere la partita IVA e pertanto Vi chiedo:
    nel mio caso, come posso pagare il credito professionale ammesso al professionista cessato?

    Ringrazio per la risposta che i Vs. esperti e/o il forum mi vorrà dare.
    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      18/07/2023 11:06

      RE: Professionista ammesso al riparto su parcella proforma e cessazione dell'attività professionale in corso di procedura.

      Certamente il debito potrà/dovrà essere pagato, ma il creditore dovrà riaprire la partita IVA ed emettere regolare fattura.

      Poiché l'importo da corrispondere dipende dal regime fiscale cui il creditore è soggetto (se ordinario andrà operata la ritenuta d'acconto, se forfetario no) il Curatore dovrà far presente che dovrà comunque essere emessa fattura, e richiedere quale sarà il regime applicabile.

      Alcuni Curatori per evitare problemi richiedono l'emissione della fattura anticipatamente, ma ciò è a nostro avviso contrario al combinato disposto degli artt. 6 e 21 del D.P.R. 633/72 quindi qualora il professionista si rifiutasse di assecondare tale richiesta il pagamento dovrebbe comunque essere effettuato (nel dubbio di quale sia il regime applicabile, riteniamo che l'importo della ritenuta possa essere trattenuto, e corrisposto al creditorie solo dopo aver ricevuto la fattura in regime forfetario).