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Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - RIPARTI
RIPARTO IPOTECHE, RIPROPOSIZIONE CORRETTA DI DOMANDA
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Fabio Massimiliano Canzoniere
Lamezia Terme (CZ)26/09/2011 14:53RIPARTO IPOTECHE, RIPROPOSIZIONE CORRETTA DI DOMANDA
Gent.mi,
a seguito di ulteriori informazioni acquisite, mi permetto di riproporre la domanda già postata a maggio, nella speranza di avere un Vs. cortese aiuto a breve.
A maggio scrivevo:
Mi trovo a dover ripartire alcune somme.
Orbene, rilevo un credito derivante da mutuo per cui è stata iscritta ipoteca volontaria e, successivamente al'inadempimento, il creditore ha iscritto ipoteca giudiziale sul medesimo credito a seguito di decreto ingiuntivo.
Il creditore ha continuato a rinnovare anche l'ipoteca volontaria.
Pertanto, se da un lato non vi è alcun dubbio in merito alla graduazione, per la quale si dovrà far riferimento all'ipoteca volontaria, ho forti dubbi sull'importo totale per il quale spetta il privilegio.
Gli importi di iscrizione, quelli della volontaria e della Giudiziale, si sommano ai fini del privilegio?? Oppure devo considerare, così come epr il grado, anche nell'importo di privilegio quella volontaria??
Ed a questo punto, qualora non si dovessero sommare i valori delle due ipoteche, mi chiedo: perchè il creditore ha iscritto ipoteca giudiziale se alle spalle aveva una copertura maggiore con quella volontaria??? Attendo Un Vs. cortese riscontro.
Grazie
Con grande tempestività, il Vs. servizio mi rispondeva:
Sinceramente non capiamo il comportamento del creditore; forse era preoccupato di una possibile revoca dell'originaria ipoteca volontaria ed ha iscritto quella giudiziale sperando che il decreto ingiuntivo diventasse definitivo prima della dichiarazione di fallimento. Oppure ha iscritto la nuova ipoteca su altri beni, diversi da quelli precedenti, ritenendo che questi non lo garantissero a sufficienza, o per altri crediti, ma, se abbiamo ben capito, non ricorrono queste ipotesi essendo il credito e il bene ipotecato in via giudiziale gli stessi di quella volontaria.
Ammesso che non siano possibili eccezioni revocatorie dell'ipoteca volontaria e che quella giudiziale sia basata su decreto ingiuntivo definitivo, è comunque chiaro che il creditore non può insinuarsi due volte; il credito è uno e deve scegliere quale garanzia far valere, ai fini del grado da riconoscere (pare di capire che tra le due ipoteche ne siano state iscritte altre) e delle spese nonché degli interessi. Della seconda ipoteca, il creditore potrebbe al più chiedere le spese dell'iscrizione, che il curatore può rigettare ritenendole superflue e non giustificate.
Zucchetti SG Srl
devo in effetti scusarmi, nella fretta di porre la domanda, ho descritto in modo molto superficiale il dubbio.
In realtà, con successivo approfondimento ed acquisizione della nota di iscrizione integrale delle ipoteche ho potuto verificare che con quella giudiziale il creditore ha esteso la garanzia ad altri beni, sebbene con diversa iscrizione, ex novo, rispetto a quella volontaria.
Pertanto, atteso che il creditore ha iscritto, oltre a quella volontaria, nuova ipoteca giudiziale a garanzia del medesimo credito ma su ulteriori beni, come dovrò comportarmi in sede di riparto??
Se il credito ipotecario ricalcolato nei limiti dell'scrizione volontaria dovesse eccedere il valore di realizzo del bene oggetto di ipoteca volontaria, per la medesima eccedenza potrà soddisfarsi sul realizzo derivante dagli altri beni oggetto della seconda ipoteca giudiziale?? E in termini di valore limite, le due ipoteche si sommano o come pacificamente scritto da Voi nella precedente risposta il creditore dovrà scegliere a quale garanzia fare riferimento??
Attendo una vostra cortese ed urgente risposta, scusandomi nuovamente per la riproposizione della domanda in altro post.-
Zucchetti Software Giuridico srl
Vicenza26/09/2011 19:16RE: RIPARTO IPOTECHE, RIPROPOSIZIONE CORRETTA DI DOMANDA
Nella precedente risposta abbiamo dato per scontato che il creditore avesse iscritto due ipoteche sullo stesso bene a garanzia del medesimo credito, per cui manifestavamo la nostra difficoltà a capire il comportamento del creditore e a decifrare tale anomala situazione; di conseguenza la risposta era basata su tale presupposto, che ora ci dice essere diverso, per cui non tenga conto di quanto già scritto.
Per riassumere, la situazione odierna la ipotizziamo nel modo seguente: il creditore Alfa ha iscritto ipoteca volontaria di primo grado sul bene A a garanzia di un credito di € 100.000,00, ipoteca ancora valida ed efficace. successivamente, ottenuto decreto ingiuntivo per il pagamento dello stesso credito ha iscritto ipoteca giudiziale sul bene B; non ci dice il grado di questa seconda ipoteca, ma ipotizziamo che sia di secondo grado, in quanto un altro diverso creditore aveva su quel bene iscritto ipoteca di primo grado.
Come comportarsi al momento del riparto? E' semplice, basta tenere separati i ricavati dai due beni. Quando distribuisce il ricavato del bene A attribuisce al creditore ipotecario di primo grado ciò che la liquidità le consente; se in tal modo il creditore non è integralmente soddisfatto (ad esempio riceve soltanto 70.000,00) il residuo credito andrebbe in chirografo, ma, poichè quel creditore ha anche un'altra garanzia sul bene B, quando distribuisce il ricavato del bene B, deve pagare il creditore ipotecario di primo grado su quel bene e se residua qualcosa deve darla al nostro creditore fino al limite di € 30.000,00, che costituiva il suo residuo credito. Se neanche con questa ulteriore distribuzione quel creditore non è integralmente soddisfatto, il residuo passa in chirografo.
Ovviamente, se se parte dal bene B, procede allo stesso modo, trattando il creditore in questione come ipotecario di secondo grado sul bene B e ipotecario di primo sul bene A.
Zucchetti SG Srl
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