Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - RIPARTI

Riparto ad agente, credito stabilito da sentenza ma non fatturato

  • Franco Ferrazzi

    Bassano del Grappa (VI)
    06/02/2015 09:45

    Riparto ad agente, credito stabilito da sentenza ma non fatturato

    Un agente di commercio si è insinuato al passivo fallimentare sulla base di una sentenza che gli ha riconosciuto a seguito di un contenzioso il credito per provvigioni indirette maturate molti anni fa e indennità di fine mandato.
    Dovendo ora in sede di riparto corrispondere quanto riconosciuto all'agente come da sentenza ci si chiede come comportarsi nel pagamento delle provvigioni. Ovvero la sentenza ha stabilito un credito di (per esempio) di 100.000 euro, la domanda di insinuazione è stata accolta per lo stesso valore (e non poteva essere diversamente, ora, ci si chiede, l'agente come si comporta ai fini iva? Emette una fattura di euro 100.000 + iva? Il piano di riparto non prevede e non poteva prevedere la corresponsione di un importo diverso da quello richiesto. Che responsabilità può avere il curatore si paga solo quanto richiesto se l'agente non emette la fattura?
    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      10/02/2015 22:14

      RE: Riparto ad agente, credito stabilito da sentenza ma non fatturato

      Ci pare di capire che l'agente sia stato ammesso al passivo per il solo imponibile, ovvero:
      - o la sentenza non si è posta il problema dell'IVA (cosa che viene invece fatta abitualmente quando vengono liquidate le spese ai legali, specificando chiaramente "oltre IVA e CAP")
      - o non se lo sono posti Curatore e Giudice in sede di ammissione al passivo

      Se così è, la problematica non ci pare diversa da quella più volte affrontata in questo forum, del pagamento a professionisti ammessi al passivo in base nona fatture ma a note provvisorie.
      In entrambi i casi abbiamo infatti l'ammissione al passivo per l'imponibile (privilegiato), ma al momento del pagamento deve essere emessa fattura, dalla quale emerge un ulteriore credito per IVA, che però non gode del medesimo privilegio.

      Come per i professionisti, purtroppo per il percipiente, dovrà quindi essere emessa fattura di euro 100.000 più IVA, e:
      - l'imponibile verrà corrisposto, essendo stato ammesso al passivo in via privilegiata, operando la ritenuta d'acconto di legge
      - l'IVA, non essendo nel caso in esame assistita da privilegio, verrà corrisposta solo se e quando vi sarà un riparto a favore dei creditori chirografari
      - l'agente, avendo emesso fattura, dovrà pertanto versare l'IVA in questione, ancorchè non l'abbia riscossa.


      Va infine segnalata la Risoluzione 3/4/2008 n. 127 la quale, riferendosi ai professionisti ma il ragionamento non può che essere identico per un agente di commercio, stabilisce che " se il piano di riparto ... dispone il pagamento parziale del credito ..., ancorchè lo stesso faccia riferimento alla sola voce imponibile iscritta tra i crediti privilegiati, sotto il profilo fiscale, i professionisti emetteranno fattura per un importo complessivo pari a quello ricevuto dal curatore, dal quale andrà scorporata l'Iva relativa".

      Seguendo questa affermazione (che continua a non convincerci, come abbiamo già scritto in altre risposte in questo Forum) l'agente nel caso in esame potrà emettere fattura per 100.000 IVA compresa, diminuendo in tal modo l'importo da versare per IVA (18.032,79 invece di 22.000,00).
      Per le conseguenze di tale comportamento si vedano i citati altri interventi sulla questione.

    • Elisabetta Ascari

      Modena
      11/02/2015 15:10

      RE: Riparto ad agente, credito stabilito da sentenza ma non fatturato

      Segnalo che per un agente le competenze di fine mandato non vanno indicate in fattura, bensì in una semplice ricevuta con ritenuta del 20%, fuori campo Iva art.2 c.3 lett.a) DPR 633/1972, va applicata marca da bollo € 2 sull'originale. Per il percettore agente persona fisica saranno da considerare "redditi diversi".
      • Stefano Andreani - Firenze
        Luca Corvi - Como

        13/02/2015 22:25

        RE: RE: Riparto ad agente, credito stabilito da sentenza ma non fatturato

        Grazie alla collega per la correttissima precisazione:
        - per quanto riguarda l'IVA, fuori campo perchè non corrispettivo per prestazioni ma indennità risarcitoria
        - per quanto riguarda le imposte dirette, soggetta a tassazione separata, e quindi con ritenuta 20%.

        Purtroppo, per la parte di riparto relativa alle provvigioni la questione rimane quella inquadrata nell'intervento precedente.
        • Andrea Biancalani

          PRATO
          16/03/2015 10:43

          RE: RE: RE: Riparto ad agente, credito stabilito da sentenza ma non fatturato

          Buongiorno a tutti,
          mi chiedevo come avete risolto in particolare la problematica del titolo a cui avviene il pagamento. Dato che una parte del credito è soggetto ad iva (provvigioni) ed una parte è fuori campo iva (indennità) come avete proceduto??
          Mi spiego: fatto 100 il credito dell'agente, supponiamo che 60 siano provvigioni non pagate e 40 indennità suppletiva di clientela, mancato preavviso, ecc, quanta parte dell'importo che verrà pagato sarà da assoggettare ad IVA?
          Penso che si possa utilizzare un criterio proporzionale.
          Voi come avete agito?
          • Stefano Andreani - Firenze
            Luca Corvi - Como

            04/04/2015 17:00

            RE: RE: RE: RE: Riparto ad agente, credito stabilito da sentenza ma non fatturato

            Non riusciamo a comprendere il quesito: se 60 sono provvigioni, e 40 indennità di fine rapporto, la prime andranno assoggettate a IVA e le seconde no, senza necessità di applicare criteri di ripartizione.

            Cosa ci sta sfuggendo?
            • Andrea Biancalani

              PRATO
              07/04/2015 09:00

              RE: RE: RE: RE: RE: Riparto ad agente, credito stabilito da sentenza ma non fatturato

              Buongiorno Dott. Andreani,
              in effetti mancava un passaggio. Ipotizzando che il credito dell'agente sia 300 e che in sede di riparto l'importo lui spettante sia 100, vi chiedo come vi comportereste ai fini iva, tenendo conto che il 60% del credito sono provvigioni ed il 40% indennità di fine rapporto, ecc.
              Grazie,

              Andrea Biancalani
              • Elisabetta Ascari

                Modena
                07/04/2015 09:49

                RE: RE: RE: RE: RE: RE: Riparto ad agente, credito stabilito da sentenza ma non fatturato

                Sulle provvigioni c'è l'Iva. Mentre sulle indennità di fine rapporto o meglio di "fine mandato" no (fuori campo Iva art.2 c.3 lett.a) DPR 633/1972) e c'è la ritenuta d'acconto del 20% (redditi diversi per il percettore).
                • Stefano Andreani - Firenze
                  Luca Corvi - Como

                  11/04/2015 21:06

                  RE: RE: RE: RE: RE: RE: RE: Riparto ad agente, credito stabilito da sentenza ma non fatturato

                  Poichè provvigioni e indennità di fine rapporto godono del medesimo gradi di privilegio, non può che essere effettuata una ripartizione proporzionale.

                  Corretto è l'intervento della collega Ascari, ricordando che le ritenute sulle provvigioni debbono invece essere calcolate con il particolare criterio di cui all'art. 25-bis del D.P.R. 29/9/73 n. 600, ovvero al 23% sul 20% ovvero sul 50% dell'imponibile, a seconda che il percettore si avvalga o meno "in via continuativa dell'opera di dipendenti o di terzi".