Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - VARIE

compenso del curatore con più masse attive

  • Alessio Bertella

    La Spezia
    17/10/2016 10:03

    compenso del curatore con più masse attive

    La società fallita è una S.a.s. con tre S.r.l. nella qualità di soci accomandatari dichiarati falliti e pertanto illimitatamente responsabili.
    Il curatore in sede di riparto parziale ha fatto una unica istanza diretta alla liquidazione di un acconto sul compenso, parametrata sul totale dell'attivo realizzato e il totale passivo accertato di tutte e quattro le società fallite.
    Al fine dell'imputazione corretta della spesa relativa al compenso del curatore successivamente ad un'unica liquidazione emessa del Tribunale, è corretto suddividere la spesa sostenuta in proporzione alle singole masse attive e passive di ogni fallimento oppure va imputato solo alla S.a.s. con gli effetti scaturenti.
    Ai fini dell'emissione della fattura il curatore è orientato nel farne una unica alla S.a.s.
    Il dubbio sulla ripartizione della spesa nasce anche dal fatto che una S.r.l. fallita ha realizzato massa attiva immobiliare su cui va ha incidere proporzionalmente la spesa per il compenso.

    Alessio Bertella
    • Zucchetti Software Giuridico srl

      Vicenza
      17/10/2016 17:09

      RE: compenso del curatore con più masse attive

      In caso di fallimento di società di persona e dei soci illimitatamente responsabili la liquidazione del compenso al curatore è stata sempre oggetto di difformi interpretazioni dovute al fatto che, d aun lato, il fallimento dei soci è dipendnete da quello della società, viene nominato un unico curatore e un unico giudice delegato, ma dall'altro le masse attive sono tenute distinte e, parzialmente anche quelle passive dato che i crediti sociali si intendono insinuati anche nei fallimenti personali. Noi abbiamo dato sempre prevalenza all'aspetto unitario della procedura, con liquidazione di un unico compenso calcolato sul totale degli attivi liquidati e sul totale dei passivi- quello della società e quelli personali dei singoli soci- accertati.; ossia non si possono sommare i passivi di tutti i soggetti falliti, altrimenti si ha una moltiplicazione dei passivi posto che il passivo sociale si intende riprodotto anche in tutti gli stati passivi dei soci, anche se eventualmente con diverse collocazioni.
      Per la distribuzione del nei vari fallimenti, il criterio proporzionale è quello più corretto, anzi l'unico, rapportato principalmente agli attivi dei singoli fallimento, posto che le percentuali sul passivo sono basse e il passivo va circoscritto a quello sociale e ai passivi personali. Alla distribuzione del compenso tra i vari fallimento dovrebbero anche seguire più fatture con la scomposizione per ciascun fallimento, ma nella prassi normalmente il curatore emette un'unica fattura alla società, come anche lei ha pensato di fare.
      Zucchetti SG Srl