Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - VARIE

Copertura perdita di società della socia fallita

  • Elena Loddo

    ORISTANO
    06/11/2018 20:24

    Copertura perdita di società della socia fallita

    Buonasera,
    sono curatore della fallimento di una snc e delle socie A e B illimitatamente responsabili. Prima della dichiarazione del fallimento la socia A costituisce una srls ed è pertanto proprietaria del 100% delle quote e stipula in qualità di amministratrice della snc, un contratto di affitto di azienda tra la snc e la srls che paga il canone di euro 800 mensili oltre iva alla snc, per l'utilizzo di una serie di attrezzature di proprietà della snc.
    Con la dichiarazione di fallimento della snc, la procedura incassa mensilmente l'affitto d'azienda. L'intento della curatela era quello di vendere i beni della snc dati in affitto d'azienda ed il 100% delle quote della srls (che essendo di proprietà della socia, sono state incamerate all'attivo fallimentare). Si presenta ora il problema che deve essere approvato il bilancio della srls che presentava una perdita riportata a nuovo di euro 5.000,00 e quest'anno rileva una perdita di euro 10.000,00. Premetto che per convenienza la socia fallita ex amministratrice della snc è stata mantenuta quale amministratrice della srls in quanto percepisce un reddito lordo di euro 25.000,00, ci lavora tutto il giorno ed ha la memoria storica dell'azienda (un altro soggetto sarebbe costato di più). L'interesse era quello di mantenere funzionante la srls per poter rendere più appetibili le quote. Il Giudice inoltre disponeva che una quota dello stipendio dell'amministratrice pari a euro 700,00 venissero versati ogni mese nelle casse della procedura (stipendio euro 1.600,00, rimangono all'amministratrice euro 900,00 mensili circa) Il fallimento si ritrova a dover approvare il bilancio e con il problema che la perdita di euro 15.000,00 deve essere coperta (il patrimonio è negativo). L'amministratrice non ha fondi per coprirla, inoltre non avrebbe titolo in quanto non è più proprietaria delle quote, e credo che si ponga un problema per la par condicio creditorum. ha l'onere di convocare l'assemblea per l'approvazione e proporre la soluzione alla copertura della perdita. Il fallimento ha interesse al mantenimento della srls in attività finchè non viene messo all'asta il pacchetto completo relativo a beni dati in affitto e quote del 100% della srls (che ha solo qualche bene in più oltre i beni della snc). Non vedo soluzioni alla copertura di questa perdita. Anche la procedura non ha fondi sufficienti per poterla coprire. Inoltre credo si ponga anche in questo caso un problema di par condicio creditorum. Come coprirla? L'amministratrice propone di coprirla con i 700 euro che lei versa nelle casse del fallimento con i suoi stipendi, ma in questo caso è come se fosse il fallimento a coprire la perdita. E' vero che da un lato il fallimento perderebbe i 700 euro ma perderebbe dall'altro l'incasso di euro 800 dell'affitto d'azienda se la srls cessasse l'attività. Vi pare una strada percorribile, tenuto conto che ci vorrebbero circa 2 anni alla copertura dei 15.000,00 euro e che nel frattempo si spera di vendere tutto? La procedura sarebbe comunque obbligata a coprire la perdita (a seguito del verbale di approvazione del bilancio con tale impegno), anche dopo la vendita, momento in cui non avrebbe comunque più né l'affitto d'azienda, né le 700,00 euro dello stipendio dell'amministratrice. Potremmo metterla in liquidazione guadagnando tempo per la vendita delle quote o trasformarla in snc, oppure si dovrebbe chiedere il fallimento della srls? Grazie, saluti. Elena Loddo
    • Zucchetti Software Giuridico srl

      Vicenza
      08/11/2018 18:56

      RE: Copertura perdita di società della socia fallita

      Essendo fallita A, titolare del 100% delle quote della srls, la disponibilità delle stesse è passata a lei quale curatore del fallimento di A, per cui è lei che, oggi, quale unico quotista, deve prendere le decisioni inerenti la società partecipata, previa convocazione dell'assemblea 8costituita da lei) a cura dell'amministratrice.
      La situazione in cui versa la srls non offre molte prospettive, nel senso che o copre le perdite o mette la società in liquidazione o sceglie il ricorso ad una procedura concorsuale, non ultimo la richiesta di fallimento in proprio.
      La prima strada, che è quella proposta dalla fallita A, è la più difficile perché appunto la socia unica è fallita e non ha, quindi, le disponibilità per fare un finanziamento, né queste disponibilità vi sono nelle casse del fallimento. Questo dispone del canone dell'affitto (euro 800 mensili) e della quota della retribuzione della fallita A acquista ai sensi dell'ult. comma dell'art. 46 l.f (euro 700 mensili), che, come lei dice, nel loro complesso sono insufficiente a coprire le perdite. E questo già esclude il ricorso a questa strada, ma ad ogni modo, nella sua qualità di curatore, operazioni del genere, non precluse in astratto, richiedono in concreto estrema cautela perché dovrebbero fondarsi sulla ragionevole sicurezza che l'esborso attuale possa essere ripagato da un maggior incasso futuro, per cui la spesa sarebbe nell'interesse della massa dei creditori. Ossia, con riferimento al caso specifico, dovrebbe avere una ragionevole certezza che l'esborso per rifinanziare la società (ammesso che ne abbia le disponibilità) permetta di far continuare l'attività, non più in perdita, della srls in modo che aumenti il valore delle quote di detta società, a fronte dell'alternativa della cessazione dell'attività e perdita non solo del canone ma del valore delle quote della srl. E' un calcolo che può fare solo lei che conosce la situazione concreta, e che trovi l'approvazione del comitato dei creditori (a seguito della modifica del programma di liquidazione), e poi l'autorizzazione del giudice delegato.
      Dall'esterno il percorso ci sembra molto rischioso.
      Zucchetti SG srl