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Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - VARIE
Compenso Avvocato della procedura
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Lorenzo Dallari
Reggio Emilia (RE)15/03/2018 10:45Compenso Avvocato della procedura
Buongiorno,
alla data del fallimento era pendente una causa instaurata dalla società nei confronti di istituti bancari per anatocismo/usura ecc.
E' attualmente fissata udienza di pc e la perizia del CTU riconosce delle somme a favore della società, per cui c'è un evidente interesse ad intervenire.
Tuttavia, il liquidatore mi ha mostrato la lettera di incarico conferita al legale dalla società in bonis (e singolarmente dai vari soci), nella quale sono preventivate delle spese legali esorbitanti, ossia il 25% della somma che sarà oggetto di restituzione (12,5% per il legale e 12,5% per il ctp), oltre, in caso di vittoria, le spese legali liquidate dal giudice (!).
Vi chiedo: tale preventivo (privo di data certa) è opponibile alla procedura? Se decido di subentrare e di confermare l'avvocato (considerato il fatto che la causa è quasi terminata), le spese del legale saranno liquidate del GD secondo tariffe?
Nel caso, invece, decidessi di conferire mandato ad un altro legale, come avviene la liquidazione delle spese del primo legale? Anch'esse secondo tariffe in prededuzione?
Vi ringrazio.
Avv. Lorenzo Dallari-
Zucchetti Software Giuridico srl
Vicenza15/03/2018 20:08RE: Compenso Avvocato della procedura
Cass. sez. un., 25/11/2014, n. 25012 ha statuito che "L'art. 45 del Codice deontologico forense consente all'avvocato di pattuire con il cliente, purché in forma scritta, compensi parametrati al raggiungimento degli obiettivi perseguiti, alla condizione che i compensi siano proporzionati all'attività svolta".
Nel caso il compenso o se si vuole il c.d. patto di quota lite è stato fatto per iscritto e, per quanto sia difficile stabilirne la proporzionalità non avendo dati di riferimento, ci sembra che la previsione del 12,50% (l'altro 12,50% riguardava il consulente tecnico di parte) non ecceda i limiti ordinari.
Intervenuto il fallimento della società che aveva conferito l'incarico, il curatore può ridare l'incarico allo stesso legale subentrando nell'accordo esistente (meglio se riesce a rinegoziarlo a condizioni più vantaggiose), nel qual caso il credito del legale sarà da collocare in prededuzione in quanto il compenso matura alla fine dell'incarico.
Il curatore può, ovviamente revocare il mandato a questo legale, nel qual caso lo steso chiederà il pagamento di quanto stabilito nell'accordo e, qualora non riuscisse a superare l'eccezione di mancanza di data certa, secondo le tariffe professionali. Questo credito godrebbe del privilegio di cui all'art. 2751bis n. 2 c.c.. Ovviamente, se la causa è "buona" è utile portarla a termine, per cui la curatela dovrebbe munirsi di un nuovo difensore, col quale stabilire preventivamente il compenso, altrimenti troveranno applicazione le tariffe, e il credito di questo secondo legale sarà collocato in prededuzione.
Come si vede la scelta della strada da seguire va fatta dal curatore in base ad una serie di elementi concreti a noi sconosciuti. qual è il valore della causa?, quale possibilità di vittoria ci sono?, che importi saranno pagati ai creditori? e così via.
Zucchetti SG srl
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Lorenzo Dallari
Reggio Emilia (RE)16/03/2018 09:12RE: RE: Compenso Avvocato della procedura
Vi ringrazio per la risposta.
Mi permetto solo di segnalare che secondo il nuovo codice deontologico forense il c.d. patto di quota lite è disciplinato dall'art. 25, dal tenore non chiarissimo, in quanto è consentita la pattuizione "a percentuale sul valore dell'affare o su quanto si prevede possa
giovarsene il destinatario della prestazione, non soltanto a livello strettamente patrimoniale", mentre " Sono vietati i patti con i quali l'avvocato percepisca come compenso, in tutto o in parte, una quota del bene oggetto della prestazione o della ragione litigiosa".
Rispetto alla fattispecie concreta, mi pare comunque che le somme preventivate siano eccessive in quanto sono previste OLTRE alle spese liquidate dal Giudice e non in via alternativa. Per cui su € 100.000,00 (il valore si aggira su tale somma), oltre a €12.500, incasserebbero da tariffe medie del DM 55/14 € 13.430,00, con rapporto superiore al 90%.
Mi pare di capire che il cambio di legale sia conveniente: solo il compenso del nuovo legale (sicuramente inferiore essendo la causa già a pc) andrebbe in prededuzione, mentre il compenso del legale revocato sarebbe in privilegio.
Diversamente, se confermato, l'intero compenso del primo legale sarebbe prededucibile e graverebbe maggiormente sulla procedura.
E' corretto il mio ragionamento?
Vi ringrazio.
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Zucchetti Software Giuridico srl
Vicenza16/03/2018 20:35RE: RE: RE: Compenso Avvocato della procedura
Il suo ragionamento è corretto.
Quanto al codice deontologico è vero che l'art. 25 dispone quanto da lei riportato, ma è anche vero che questo riprende l'art. 13 della legge n. 247 del 20012, che, pur ponendo, al comma 4, il divieto per l'avvocato di percepire "una quota del bene oggetto della prestazione o della ragione litigiosa" (come l'art. 25 del codice deontologico), ammette, al comma 3 (come il codice deontologico) che il compenso previsto a favore del legale possa essere pattuito a percentuale sul valore dell'affare. Questa formulazione ha indubbiamente cretao dubbi interpretativi per la difficoltà a distinguere tra valore dell'affare e ragione litigioza, pur tuttavia è abbastanza consolidata l'opinione che il divieto intende colpire un patto sul risultato, mentre l'accordo iniziale che indichi una percentuale sul valore, a prescindere dall'esito del giudizio, è considerato lecito.
Zucchetti SG srl
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