Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - VARIE

PAGAMENTO IN CONTANTI

  • Luciano Fazzi

    LUCCA
    13/11/2013 17:34

    PAGAMENTO IN CONTANTI

    Come curatore fallimentare ho fatto una transazione con una società che doveva versare alla procedura € 70.000. La società poi è stata messa in liquidazione per cui i soci si sono impegnati personalmente a versare le rate al posto della società. La rateizzazione dei soci è stata approvata dal Tribunale. Il problema è che tutti i mesi mi portano € 2.000,00 in contanti. Io quando vado in banca faccio tre versamenti (uno per ogni socio) e non supero i 1.000 euro. Però io sono tenuto a fare la segnalazione??? Si tratta di pagamenti frazionati??? Del resto come faccio a dirgli di non portarmi più i soldi farei un danno ai creditori del fallimento. Ho provato a chiedergli l'assegno circolare ma mi dicono di non poterlo fare.
    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      17/11/2013 16:51

      RE: PAGAMENTO IN CONTANTI

      La corretta interpretazione della locuzione "operazione anche frazionata" è stata data per la prima volta dal Consiglio di Stato, col Parere 1504/95, nel quale, dopo aver prospettato le due possibili interpretazioni, "in senso temporale" (considerando tutti i trasferimenti eseguiti in un dato periodo di tempo) ovvero "in senso oggettivo" (tenendo conto di tutte le operazioni effettuate nell'ambito del medesimo trasferimento), sposa decisamente la seconda, escludendo che si possa trattare di operazioni frazionate qualora "sia convenuto un pagamento rateizzato o, comunque, dilazionato nel tempo, con previsione di una pluralità di pagamenti per somme comunque inferiori al limite di legge".

      Tale posizione è stata confermata e ribadita dalla Risposta MEF del 12/6/2008.

      Nella fattispecie descritta nel quesito ci pare che non si sia assolutamente in presenza di una operazione frazionata, dato che (se abbiamo ben compreso i termini della questione):
      - la rateizzazione è concordata e addirittura approvata dal Tribunale
      - ciascuno dei pagamenti previsti dal piano è singolarmente inferiore a 2.000 euro, atteso che l'impegno non è della società a versare 2.000 euro, ma di ciascun socio a versare un terzo di tale cifra.