Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - VARIE

Amministratore di società di capitali fallito in proprio - Ruolo del curatore

  • Ilaria Sacchi

    Pavia
    09/09/2011 11:40

    Amministratore di società di capitali fallito in proprio - Ruolo del curatore

    Una società di persone viene dichiarata fallita unitamente ai soci illimitatamente responsabili. I soci falliti in proprio sono altresì soci e amministratori di altra società di capitali (non fallita).
    Qual è in tale caso il ruolo del curatore fallimentare dei soci falliti? Il curatore assume la legale rappresentanza anche della società di capitali?
    Grazie
    • Zucchetti Software Giuridico srl

      Vicenza
      09/09/2011 17:49

      RE: Amministratore di società di capitali fallito in proprio - Ruolo del curatore

      Bisogna tenere distinte le posizioni di amministratori e di soci della società di capitali dei due falliti.
      Il fallimento fa decadere gli amministratori dalla carica, che è strettamente personale per cui non passa al curatore dei loro fallimenti.
      Questi ha, invece, la disponibilità delle quote (o delle azioni, se si tratta di una s.p.a.) che sono beni immateriali che devono essere gestiti e liquidati come gli altri beni. In attesa della vendita (per la quale si veda l'art. 106 l.f.) il curatore deve gestire dette quote, per cui egli, avendo la totalità delle stesse, deve riunirsi in assemblea e nominare un amministratore e fare le altre operazioni che compie una assemblea sociale (approvazione bilancio, eventuale messa in liquidazione, se ne ricorrono le condizioni o anche, se insolvente, delibera di richiesta fallimento, ecc.).
      Zucchetti Sg Srl