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Forum SOVRAINDEBITAMENTO
Conversione liquidazione del patrimonio in esdebitamento dell'incapiente
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Roberto D'Eramo
Pescara01/03/2024 16:10Conversione liquidazione del patrimonio in esdebitamento dell'incapiente
Si dia una liquidazione del patrimonio aperta sotto il vecchio ordinamento (L. 3/2012) in cui non è stato realizzato lo spossessamento dell'indebitato ed è lo stesso a riversare mensilmente le eccedenze stipendiali di cui unicamente si giova la procedura, nella quale agisco in qualità di liquidatore.
Ora ricevo dall'indebitato che, per difficoltà economiche ha accumulato un significativo debito a causa di rimesse solo parziali, richiesta di conversione della procedura in esdebitazione dell'incapiente. Il presupposto è che si tratta di una situazione di incapienza non assoluta (esistono delle utilità in capo all'indebitato) ma relativa (l'indebitato è incapiente se si rapportano gli impegni di versamento alminimo di sussistenza, la cui determinazione è stata sottovalutata al momento della domanda).
Si chiede se la richiesta è evadibile sotto il profilo giuridico e in che modo (nuova istanza tramite OCC? Ricorso da parte di un legale? Iniziativa dello scrivente liquidatore?).
Grazie-
Zucchetti Software Giuridico srl
Vicenza04/03/2024 19:24RE: Conversione liquidazione del patrimonio in esdebitamento dell'incapiente
Non è prevista la conversione della liquidazione del patrimonio nella esdebitazione dell'incapiente essendo diversi i presupposti delle due procedure, anzi la esdebitazione dell'incapiente non è una procedura ij quanto la relativa domanda apre un giudizio che può concludersi con decreto di esdebitazione. Bisogna invece portare avanti la liquidazione, eventualmente rimodulando la quota attribuita al debitore per il suo mantenimento se ques e alla scadenza dei quattro anno, liquidate le altre utilità che lei dice ci sono nel patrimonio del debitore (e che comunque sarebbero preclusive per la esdebitazione dell'incapiente) si chiude la procedura e si chiede l'esdebitazione di cui all'art. 14 terdecies l. n. 3 del 2012.
Zucchetti SG srl-
Roberto D'Eramo
Pescara04/03/2024 21:23RE: RE: Conversione liquidazione del patrimonio in esdebitamento dell'incapiente
Prendo nota, ma rendo il seguente chiarimento nella prospettiva in cui dovesse modificare le conclusioni della risposta data in merito alla preclusiva per l'esdebitazione dell'incapiente: dicendo che "esistono delle utilità in capo all'indebitato", voglio riferirmi non ad asset ulteriori, ma ancora alle eccedenze stipendiali fissate in apertura di liquidazione, che oggi, in base alle esigenze sopravvenute nel corso della stessa, risultano lesive del mantenimento del debitore.
A parte quanto sopra, mi sembra quindi che dalla risposta data non si intraveda uno spazio per un ricorso parallelo ed indipendente avente ad oggetto una richiesta di esdebitazione per incapienza, in quanto la liquidazione in corso non è rinunciabile.
Aggiungo, inoltre che, avendo il debitore accumulato un sostanzioso (e, forse, irrecuperabile) debito nei confronti della procedura, la richiesta di esdebitazione al termine dei quattro anni mancherebbe dei requisiti di cui all'art. 14-terdecies comma 1, lett. a) e b): sarebbe l'esdebitazione quindi già compromessa ad oggi, sic rebus stantibus?
Grazie-
Zucchetti Software Giuridico srl
Vicenza05/03/2024 17:49RE: RE: RE: Conversione liquidazione del patrimonio in esdebitamento dell'incapiente
Non cambiano le conclusioni cui eravamo pervenuti. Avevamo capito che il debitore non è in grado di versare alla procedura la quota della sua retribuzione ritenuta eccedente rispetto alle esigenze di vita sua e della sua famiglia, e per questo avevamo prospettato l'eventualità di una rimodulazione della quota attribuita al debitore. Rimane il fatto, che intrapresa la strada della liquidazione del patrimonio, con determinate modalità, non è possibile tronare indietro prima della scadenza dei quattro anni che, nella legge n. 3 del 2012 costituiva il tempo minimo di durata dalla procedura. Alla scadenza si prende atto, come nel fallimento, che i creditori nono stati pagati e in che percentuale o n che non sono stati pagati e si chiede l'esdebitazione di cui all'art. 14 terdecies, che pone, tra l'altro, come condizione che "siano stati soddisfatti , almeno in parte, i creditori per titolo e causa anteriore al decreto di apertura della liquidazione.
Zucchetti SG srl
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