Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - PASSIVO E RIVENDICHE

cessione del quinto alle finanziarie e ammissione al passivo

  • Germano Sciarrotta

    corigliano-rossano (CS)
    24/09/2015 10:46

    cessione del quinto alle finanziarie e ammissione al passivo

    Nel caso in cui dalla documentazione in possesso del curatore e/o dalla domanda di ammissione del lavoratore si evinca che lo stesso abbia operato una cessione del quinto dello stipendio ad una finanziaria(con rivalsa della finanziaria anche sul TFR in caso di mancato pagamento)e la stessa finanziaria non abbia presentato domanda di ammissione allo stato passivo in surroga per il credito vantato verso il dipendente inadempiente, è legittimo ammettere il dipendente allo stato passivo per l'importo totale del TFR maturato a prescindere dal credito vantato dalla finanziaria e non richiesto in sede di ammissione allo stato passivo?
    Oppure il dipendente ha comunque perso il diritto a ricevere il TFR dalla società fallita?

    Mentre nel caso in cui la finanziaria sia stata soddisfatta da un'assicurazione per il credito verso il dipendente inadempiente e la stessa assicurazione non abbia presentato domanda di ammissione allo stato passivo in surroga per il credito vantato verso il dipendente, è legittimo ammettere il dipendente allo stato passivo per l'importo totale del TFR maturato a prescindere dal credito dell'assicurazione?
    Oppure il dipendente ha comunque perso il diritto a ricevere il TFR dalla società fallita?
    • Zucchetti Software Giuridico srl

      Vicenza
      24/09/2015 12:51

      RE: cessione del quinto alle finanziarie e ammissione al passivo

      Nella fattispecie da lei rappresentata il lavoratore ha ceduto un quinto del suo credito per TFR ad una finanziaria, per cui questa può agire nei confronti del datore di lavoro (se dichiarato fallito mediante insinuazione al passivo) non in surroga ma quale cessionaria creditrice per la parte ceduta, sempre che la cessione sia stata notificata o accettata dal debitore fallito prima di tale evento (in mancanza di queste la cessione è inopponibile al fallimento ai sensi dell'art. 45 l.f.). Se la cessione è opponibile, come è presumibile, per la quota ceduta di TFR il lavoratore non può insinuarsi al passivo in quanto non è più titolare di quella parte di credito, indipendentemente dal fatto che il cessionario (la Finanziaria) si insinuai a sua volta o non. Nulla cambia per quanto riguarda il dipendente nel caso la Finanziaria sia stata soddisfatta da una Assicurazione, che ha coperto il rischio della cessazione del rapporto di lavoro, perché il rapporto assicurativo rigurada sempre la parte ceduta di credito di cui il lavoratore non può più disporre.
      Zucchetti SG srl
      • Germano Sciarrotta

        corigliano-rossano (CS)
        24/09/2015 13:05

        RE: RE: cessione del quinto alle finanziarie e ammissione al passivo

        grazie per la puntuale e solerte risposta, effettivamente mi sono espresso male sul quesito: il dipendente ha effettuato una normale cessione del quinto dello stipendio con pagamento rateale con trattenuta sullo stipendio, il dipendente viene licenziato in seguito a liquidazione della società pertanto lo stesso diviene inadempiente. In seguito la società fallisce.
        Dal contratto con la finanziaria si evince che la finanziaria ha diritto a rivalersi sulle somme che il dipendente avanza dalla società a qualunque titolo anche per TFR ecc, ed anche in caso di fallimento della società.
        Avanzando i dipendenti per la maggior parte solo il TFR dalla società si chiede il parere sul fatto se i dipendenti possano ottenere lo stesso dalla curatela o comunque anche in caso in cui la finanziaria non presenta domanda di ammissione in surroga abbiamo perso il ldiritto al TFR.
        Il caso è uguale in caso dell'assicurazione che ha soddisfatto la finanziaria.
        • Zucchetti Software Giuridico srl

          Vicenza
          24/09/2015 16:17

          RE: RE: RE: cessione del quinto alle finanziarie e ammissione al passivo

          Avevamo capito che la coesione riguardava il quinto dello stipendio, ma quando il rapporto di lavoro cessa il datore di lavoro non è più tenuto a corrispondere la retribuzione, per cui le Finanziarie prevedono che il rimborso possa essere effettuato anche sul debito per Tifr verso il lavoratore stesso. Tanto chiarito, vale quanto abbiamo detto in pr credenza sulla cessione e sul diritto soltanto del cessionario di di rivalersi sul territorio fino alla corrispondenza del suo sodio credito.
          Zucchetti sg Srl

          • Anna Bonfiglio

            Creazzo (VI)
            15/11/2016 12:27

            cessione del quinto alle finanziarie e ammissione al passivo

            Buongiorno
            il fallimento ha ammesso la una società finanziaria per somme derivanti da cessione del quinto per tfr e retribuzioni.
            Ora poco prima della chiusura della procedura ci viene notificata una cessione del credito derivante dalla surroga della società assicurativa che ha indennizzato la finanziaria.
            In sostanza la società A era stata ammessa al passivo, poi è stata indennizzata dalla società B che è una assicurazione. In forza di tale pagamento A ha surrogato B. Ora ci scrive la società C in qualità di cessiionaria del credito acquisito da B.
            Ora nè la surroga nè la successiva cessione sono munite di firme autenticate ai sensi dell'art. 115 L.F. Mi viene risposto che nessuna procedura ha mai fatto tale obiezione rinviando al dpr 180/1950. Salvo errori non ho però trovato una norma specifica che consenta di ignorare la necessità di firme autenticate, o sbaglio?
            Vi ringrazio per la cortese risposta
            • Zucchetti Software Giuridico srl

              Vicenza
              15/11/2016 18:49

              RE: cessione del quinto alle finanziarie e ammissione al passivo

              Nel caso la Compagnia assicuratrice interviene quale cessionaria del credito e in surroga. Per la cessione effettivamente l'art. 115 richiede che sia prodotta documentazione che attesti, con atto recante le sottoscrizioni autenticate di cedente e cessionario, l'intervenuta cessione, nel mentre nulla è detto per la surroga, che può essere anche legale. Nel caso dell'assicurazione di crediti non ci sembra che ricorra una forma di surroga legale della Compagnia assicuratrice che abbia indennizzato l'assicurato, come invece prevede l'art. 1916 c.c. nel caso dell'assicurazione contro i danni, né la fattispecie è inquadrabile in alcuna delle ipotesi di cui all'art. 1203 c.c.; il più delle volte la surroga viene, in questi casi, prevista convenzionalmente.
              Tuttavia, in mancanza di documentazione con firme autenticate o di contratto che contenga una clausola di surroga, la via più semplice è chiedere alla Finanziaria informazioni in ordine alla soddisfazione da parte della compagnia assicuratrice; in caso affermativo può, a nostro avviso, applicare l'art. 115 l.f. perché le tutele poste dal legislatore sono tese ad evitare frodi e imbrogli, che ben possono essere superati da una dichiarazione anche della Finanziaria di essere stata soddisfatta dell'intero importo ammesso al passivo e di aver ceduto il credito o surrogato volontariamente la compagnia assicuratrice nella propria posizione al passivo del fallimento.
              Zucchetti SG srl