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Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - PASSIVO E RIVENDICHE
INSINUAZIONE DIPENDENTI TFR DA CESSIONE AZIENDA DI FATTO - urgente
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Monica Mazzoli
COLLI AL METAURO (PU)06/05/2019 12:26INSINUAZIONE DIPENDENTI TFR DA CESSIONE AZIENDA DI FATTO - urgente
Buongiorno,
con riferimento alla procedura di cui sono Curatrice Fallimentare ho un dubbio per il quale non riesco a trovare una soluzione ad hoc. Si sono insinuati al passivo due dipendenti i quali chiedono la corresponsione del TFR dalla data di assunzione che era il 2006. gli stessi erano stati assunti da una società (poi fallita); tale società ha "ceduto" il TFR ad una nuova società (attualmente in procedura - società per la quale rivolgo tale quesito) appositamente costituita nel 2011 e fallita nel 2018. Non ci sono scritture che comprovano la cessione d'azienda, anche se di fatto si tratta di cessione d'azienda in quanto la precedente società ha ceduto tramite fattura le rimanenze di magazzino ed i macchinari (fatture mai pagate) e i dipendenti della nuova società sono praticamente gli stessi della vecchia società.
Inoltre sono passati, tramite semplice scrittura contabile, alcuni debiti e crediti (anche questi mai riscossi ma poi fatti "sparire" con apposite scritture contabili).
La vecchia società non ha mai presentato documentazione contabile e, quindi, non è stato possibile ricostruire la contabilità se non attraverso le dichiarazioni fiscali presentate.
La nuova società ha tenuto una contabilità minimale e non risulta da nessuna parte una documentazione attestante il passaggio di TFR. Gli unici documenti da cui risulta sono le buste paga e il Cud.
Nel progetto di stato passivo non avevo ammesso la richiesta dei dipendenti in quanto:
- manca la documentazione a supporto del trasferimento di TFR;
- non ci puo' essere responsabilità solidale fra cedente e cessionario in quanto la società cedente è fallita ed i soci sono stati condannati per bancarotta.
Chiedo se la decisione presa sia corretta o devo rettificare la mia posizione.
Puo' essere sufficiente una busta paga o un cud che attesti il credito del dipendente anche per un TFR "ceduto" senza documentazione certa?
Grazie-
Zucchetti Software Giuridico srl
Vicenza06/05/2019 21:07RE: INSINUAZIONE DIPENDENTI TFR DA CESSIONE AZIENDA DI FATTO - urgente
In tema di cessione di azienda, sebbene non sia necessaria la cessione di tutti gli elementi che normalmente costituiscono la stessa, occorre tuttavia che nel complesso dei beni ceduti permanga un residuo di organizzazione che ne dimostri l'attitudine all'esercizio dell'impresa, sia pure mediante la successiva integrazione da parte del cessionario, sicchè nel caso, dal punto di vista dell'oggetto, potrebbe essere intervenuta una cessione di azienda; tuttavia tale cessione va fatta, a norma dell'art. 2556 c.c., anche se solo ad probationem in mancanza di beni immobili, ma questo significa che detta cessione può essere provata solo per atto scritto. In mancanza di tale prova, la cessione non può essere posta a fondamento della pretesa azionata, per cui, al più, i due dipendenti potrebbero avere diritto a quanto loro spetta come TFR dalla data dell'assunzione fino alla cessazione del rapporto con la nuova azienda presunta cessionaria. Ovviamente per far valere questo diritto non devono dimostrare l'avvenuta cessione (cosa che non possono fare mancando la forma scritta), ma devono fornire la prova dell'assunzione in un a certa data, lo svolgimento del lavoro per il periodo per il quale ritengono sia maturato (presso il presunto cessionario) il TFR, e così via. In mancanza di questi elementi- che non sono forniti da una busta paga e da un cud,- il credito per TFR può essere respinto perché, per quanto attiene la parte di TFR maturata presso il presunto cedente, manca la prova della cessione dell'azienda e, per quanto riguarda il TFR maturato presso il presunto cessionario, manca la prova del rapporto di lavoro o comunque della durata dello stesso.
Zucchetti SG srl
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