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Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - PASSIVO E RIVENDICHE
crediti dipendenti
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Andrea Cundari
Santo Stefano di Rogliano (CS)16/06/2016 12:08crediti dipendenti
In un fallimento di una Srl, dove la contabilità non è stata tenuta negli ultmi anni, si sono insinuati vari dipendenti.
dipendente 1 : istante richiede il tfr solo con Cud per l'intero. Da un foglio word inviato dal commercialista per conto dell'amministratore della fallita risulta un credito di molto inferiore. Dal c/c della fallita effettivamente risultano alcuni pagamenti parziali a favore dell'istante;
Ammetto con riserva? sempre al netto?
dipendente 2: istante chiede in prima battuta un credito (elevato) per differenze retributive (non provato) ed in seconda battura una somma netta (di importo esiguo pari a tfr, ratei mensilità, ecc.) per come si evince da un verbale di conciliazione della direzione del lavoro.
Ammetto le somme (che si evincono dal verbale di conciliazione) al netto? e le ritenute?
Grazie-
Zucchetti Software Giuridico srl
Vicenza19/06/2016 20:17RE: crediti dipendenti
Dipendente 1- la fattispecie non rientra in alcuna delle ipotesi previste dall'art. 96 per l'ammissione con riserva. In effetti, si tratta di un caso in cui il creditore non ha fornito la prova completa del proprio credito, o per cui il curatore, sollevata l'eccezione del parziale pagamento e comunque della mancanza di prova di quanto richiesto, ne propone l'ammissione per la quota che ritiene dovuta, lasciando all'interessato il compito di proporre opposizione, nel corso della quale fornirà la prova ora carente.
Dipendente 2- nessun ostacolo ad ammettere la minor somma richiesta e risultante dalla conciliazione.
In questo, come nel caso precedente, i dipendenti vanno ammessi al passivo al lordo delle ritenute fiscali e al netto di quelle previdenziali, ma bisogna sempre tenere conto di quanto hanno chiesto, non potendo il giudice dare più di quanto domandato. Tuttavia in tema di lavoro si cerca di essere meno rigorosi, per cui, anche se la richiesta è al netto delle ritenute fiscali, una volta riconosciuto il credito si chiede al dipendente di calcolare quell'importo al lordo o lo fa direttamente il curatore. Diversamente, se si ammette al netto, al momento del riparto bisognerà comunque effettuare la ritenuta sulla somma pagata, per cui il dipendente percepirà meno di quanto dovuto secondo lo stato passivo.
Zucchetti SG srl
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Roberto Marinelli
Macerata30/08/2016 11:17RE: RE: crediti dipendenti
Buongiorno.
Ritornando sulla risposta sub 2), se il creditore lavoratore dipendente, in sede di ammissione tempestiva è stato ammesso per le somme nette richieste, può successivamente in sede tardiva insinuarsi per le ritenute trattenute dall'INPS in quanto ha usufruito del fondo di garanzia? Non sono riuscito a trovare giurisprudenza in merito.
Grazie.
Roberto Marinelli-
Zucchetti Software Giuridico srl
Vicenza30/08/2016 19:36RE: RE: RE: crediti dipendenti
Non capiamo bene la domanda. Se il dipendente è stato ammesso al passivo, ad esempio, per 100 equivalente al TFR al netto da ritenute previdenziali, l'Inps dovrebbe aver corrisposto al dipendete questo importo, salvo poi a recuperarlo nel fallimento surrogandosi al dipendente stesso con le modalità di cui all'art. 115 l.f. e ad insinuarsi per le ritenute previdenziali non pagate dal datore di lavoro, nel mentre le ritenute a carico del dipendete, proprio perché da lui dovute e non dal datore di lavoro, non possono essere insinuate al passivo.
Zucchetti Sg srl
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Roberto Marinelli
Macerata31/08/2016 10:43RE: RE: RE: RE: crediti dipendenti
Buongiorno.
Premesso che la risposta è stata esaustiva, intendo chiarire meglio il quesito.
Un dipendente si insinua tempestivamente chiedendo l'ammissione per gli importi come segue:
1) TFR euro 100;
2) credito di lavoro subordinato euro 100 nette come da cedolino paga.
Il G.D. ammette come da richiesta.
Successivamente L'INPS trattiene le ritenute fiscali sia sul TFR che sul credito di lavoro subordinato, ad esempio pari ad euro 20.
A questo punto il creditore presenta una insinuazione tardiva per l'importo di euro 20 volendosi riconosciuto anche le trattenute fiscali operate dall'INPS. A tal fine indica una sentenza della Cassazione, Sez. Lavoro N. 6337 del 18.04.2003.
Grazie
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Zucchetti Software Giuridico srl
Vicenza31/08/2016 19:16RE: RE: RE: RE: RE: crediti dipendenti
Ora è chiara la questione che riguarda le ritenute fiscali e non quelle previdenziali di cui si parlava nella precedente domanda.
Anche in questa ottica la domanda tardiva del dipendente è chiaramente infondata in quanto il 1° comma, dell'art. 37 del D.L. 4 luglio 2006 n. 223, convertito in L. 4 agosto 2006, n. 248 ha incluso il curatore fallimentare fra i sostituti d'imposta di cui all'art. 23, 1° comma, del D.P.R. 600/73. Di conseguenza, anche se al pagamento avesse provveduto il fallimento, il curatore avrebbe dovuto effettuare la trattenuta fatta operata dall'Inps, sicchè il dipendente per questa voce non vanta alcun credito.
Zucchetti SG Srl
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