Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - PASSIVO E RIVENDICHE

Richiesta GENERICA di ammissione in privilegio

  • Roberta Aldini

    Sassuolo (MO)
    13/09/2013 13:14

    Richiesta GENERICA di ammissione in privilegio

    Una società di attestazione SOA per azioni chiede l'ammissione al passivo per somma capiltale ed interessi moratori GENERICAMENTE in via principale in privilegio e in via subordinata in chirografo.
    Ritengo che, trattandosi di una società per azioni ancorchè sia un organismo di attestazione, non spetti alcun privilegio e gli interessi legali vadano ammessi in egual modo in chirografo.
    Concordate?
    Dovendo caricare in Fallco la domanda in privilegio e non avendo alcun riferimento al privilegio richiesto e/o spettante, come posso caricarla?
    Grazie
    • Zucchetti Software Giuridico srl

      Vicenza
      13/09/2013 19:42

      RE: Richiesta GENERICA di ammissione in privilegio

      A norma del terzo comma dell'art. 93, n. 4 l.fal., la domanda di insinuazione deve contenere, tra l'altro, "l'eventuale indicazione di un titolo di prelazione", per cui, pur non essendo necessario specificare la norma attributiva del privilegio, deve quanto meno essere indicato il rapporto intercorso (ad esempio, di lavoro, di prestazione professionale, ecc.) e/o le qualità soggettive che lo giustificano (artigiano, cooperativa, ecc.). In mancanza il curatore non può suggerire a suo piacimento un privilegio, né tanto meno il giudice può concederlo, per cui, nel caso da lei prospettato, riteniamo che sia più adeguata l'ammissione in chirografo del credito, a causa della insufficienza di indicazioni per individuare la prelazione richiesta; ciò in conformità del comma quarto dello stesso articolo, per il quale "se e' omesso o assolutamente incerto il requisito di cui al n. 4), il credito e' considerato chirografario".
      Diversamente, se c'è un qualche accenno al tipo di rapporto intercorso, che potrebbe essere ad esempio quello di prestazione d'opera, dovrebbe entrare nel merito ed escluderlo perché, ad esempio, essendo il creditore costituito quale Spa non può godere del privilegio artigiano né del privilegio di cui al n. 2 dell'art. 2751bis n. 2 c.c.; ma il legislatore, con la richiesta di cui in precedenza ha voluto proprio evitare che gli organi fallimentari facessero un ventaglio di ipotesi cui dare risposta.
      Ovviamente l'ammissione chirografaria del credito per capitale si riflette anche sugli interessi in quanto trova applicazione l'art. 55, sicchè andranno ammessi, sempre in chirografo, gli interessi maturati fino alla data del fallimento, che poi determina la sospensione del decorso degli stessi.
      Per quanto riguarda l'inserimento della domanda in Fallco, il problema non esiste perché, si tratta soltanto di collegare un privilegio alla domanda, ma ciò che conta è la decisione, per cui potrebbe assegnare alla domanda un privilegio qualunque; in base a quanto sopra accennato, pensiamo che il più affine possa essere quello di cui all'art. 2751bis n. 2 c.c., ma potrebbe utilizzare anche quello di cui al n. 5 dello stesso articolo.
      Zucchetti SG Srl

      • Antonio Fusella

        Torrevecchia Teatina (CH)
        21/12/2013 12:13

        RE: RE: Richiesta GENERICA di ammissione in privilegio

        ipotizziamo che un professionista si insinui per prestazioni professionali, ma in base a decreto ingiuntivo con formula di provvisoria esecutività notificato.
        Nella istanza lo stesso si limita a dire che gli spetta tot. in via privilegiata (senza specificare con precisione il titolo di prelazione - ma essendo un professionista ed avendo allegato il decreto ingiuntivo dove viene specificata la prestazione sottostante, il curatore può evincere che si tratti di art. 2751bis c.c.). Ma quel tot sarà comprensivo di iva, di eventuale cap (se dovuto) e di eventuali spese chieste a rimborso, tutte spese alle quali non é possibile riconoscere il privilegio che, invece, andrebbe riconosciuto solo sul compenso professionale puro. Il creditore, inoltre, non ha nemmeno allegato la fattura essendo l'insinuazione incentrata sul decreto ingiuntivo. Cosa può fare il curatore in questi casi?. Può mettere tutto a chirografo motivando sulla mancata ripartizione delle somme per compenso, iva, cap e spese, per poi rettificare in base alle osservazioni e/o documenti (tipo la fattura) che il creditore potrebbe inviare entro 5 giorni dall'udienza?. Grazie.
        • Zucchetti Software Giuridico srl

          Vicenza
          27/12/2013 19:06

          RE: RE: RE: Richiesta GENERICA di ammissione in privilegio

          In primo luogo bisogna vedere se il decreto è passato in giudicato, a nulla rilevando il fatto che sia stato notificato o che sia provvisoriamente esecutivo.
          Se il decreto non è passato in giudicato, è come se non esistesse e, quindi, il problema non si pone.
          Se è passato in giudicato, questo dato impedisce di escludere il credito, perché quel titolo che lo ha quantificato non è più soggetto ad ulteriori valutazioni da parte di altro giudice, ma quel decreto non attribuisce alcun privilegio, per cui non incide sulla collocazione delle varie voci che compongono il credito.
          Il curatore può, quindi, come con qualsiasi credito, attribuire nel progetto di stato passivo la prelazione alle voci che ritiene lo meritino e mettere al chirografo le altre. Se non è in grado di fare questa suddivisione, indubbiamente può suggerire l'ammissione in chirografo dell'intero; tuttavia è preferibile un atteggiamento più collaborativo da parte del curatore, che potrebbe fare qualche conteggio per scorporare l'Iva e il contributo integrativo, chiedere al creditore qualche integrazione, ecc.; crediamo anche che un simile atteggiamento sia più apprezzato dal giudice delegato in quanto evita cause di opposizioni inutili.
          Zucchetti Sg srl