Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - PASSIVO E RIVENDICHE

CREDITO NEI CONFRONTI DEL SOCIO DI UNA SOCIETA' CONSORTILE FALLITA

  • Gilda Mastroianni

    Caserta
    13/10/2012 06:09

    CREDITO NEI CONFRONTI DEL SOCIO DI UNA SOCIETA' CONSORTILE FALLITA

    Salve,
    la questione che vorrei rimetterVi riguarda un cliente che è creditore dell'azienda XYZ Srl che si occupa di vendita di gioielli; il mio cliente era un loro rappresentante, mai pagato per il lavoro svolto in circa 4 mesi di attività sostenuti nell'anno 2007. Nel luglio scorso il GdP ha emesso sentenza a favore del mio cliente e contro l'azienda XYZ Srl, condannandola a pagare il dovuto. Dopo qualche ricerca si è addivenuti alla magra conclusione che l'azienda non possiede nulla, nemmeno un c/c ; però detiene quote sociali per un importo pari a 75.000,00 euro , di una società consortile a r.l. che nel 2010 è fallita.
    Chiedo: può secondo Voi il mio cliente insinuarsi al passivo essendo creditore del socio della società consortile fallita? nel caso potesse si può richiedere un privilegio?
    E comunque : secondo Voi c'è una misura che egli può adottare per garantire il pagamento del proprio credito attraverso quelle quote?
    Grazie
    • Zucchetti Software Giuridico srl

      Vicenza
      15/10/2012 09:51

      RE: CREDITO NEI CONFRONTI DEL SOCIO DI UNA SOCIETA' CONSORTILE FALLITA

      Il suo cliente sicuramente non può insinuarsi al passivo del fallimento della società consortile non essendo creditore della stessa, ma del socio XYZ srl, che non è dichiarato fallito. Peraltro è anche difficile che tale società fallisca in conseguenza del fallimento della società consortile perché questa è a responsabilità limitata.
      Se l'unico bene del debitore è costituito dalle quote consortili, ci sono ben poche possibilità di tutelare il creditore suo cliente perché egli potrebbe effettuare un sequestro delle quote o, se la sentenza è passata in giudicato o è provvisoriamente esecutiva, potrebbe procedere al pignoramento delle quote, che, però, indicando la partecipazione ad una società fallita, hanno ben poco valore e difficilmente si troverà un acquirente. In sostanza il rischio molto concreto è di fare ulteriori spese senza possibilità di recupero.
      Tra l'altro, se lo statuto della società consortile prevede l'obbligo dei soci di versare contributi in denaro, ulteriori rispetto ai conferimenti di capitale gravanti su ciascuno di essi, o istituisce in capo ai soci obblighi di contribuzione commisurati alle perdite di gestione di volta in volta registrate in un bilancio regolarmente approvato, o altri obblighi (come è possibile, cfr. Cass. 04/01/2005, n. 122), si troverà a competere con il curatore della società consortile che chiederà l'adempimento delle obbligazioni.
      Zucchetti Sg Srl