Forum FISCALE - AREA FISCALE E TRIBUTARIA

Fallimento con partita IVA chiusa

  • Valeria Annamaria Iaria

    Roma
    09/02/2021 16:46

    Fallimento con partita IVA chiusa

    Buonasera,
    sono curatore del fallimento di una società di capitali che ha chiuso la partita Iva prima della dichiarazione di fallimento per cessazione dell'attività (la fallita era in liquidazione volontaria al momento della sentenza dichiarativa).
    Nell'ambito della liquidazione fallimentare mi trovo a dover cedere dei cespiti (macchinari ed attrezzature) acquisiti all'attivo del Fallimento ma, per l'appunto, essendo chiusa la p.iva mi chiedo come devo comportarmi per la fatturazione.
    Posso cedere questi cespiti (peraltro di esiguo valore, circa 3-4 Euro/000), senza l'applicazione dell'Iva nell'impossibilità di emettere fattura?
    D'altronde, non posso riaprire la precedente p.iva e non mi sembra neppure possibile che un fallimento – peraltro tramite il Curatore che non è neppure il legale rappresentante della società – apra una "nuova partita iva". Con che codice attività poi, dato che l'attività sociale è già cessata da oltre un anno?
    Grazie mille per il supporto.
    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      09/02/2021 17:47

      RE: Fallimento con partita IVA chiusa

      La partita IVA deve essere riaperta, perché l'Agenzia è da sempre granitica nell'affermare che finché non sono state ultimate le operazioni attive (compresa la fatturazione di esse) l'attività non si può considerare cessata.

      E' vero che il Curatore non è il legale rappresentante dell'impresa fallita, ma è altrettanto vero che l'art. 74-bis del D.P.R. 633/72 gli attribuisce tutti i doveri, e quindi le necessaria legittimazioni, relativamente a tale tributo: la partita IVA va riaperta, e il Curatore ha sia il potere che il dovere di farlo..

      Il codice attività sarà il medesimo dichiarato dalla società quando era in attività.
      • Valeria Annamaria Iaria

        Roma
        10/02/2021 10:25

        RE: RE: Fallimento con partita IVA chiusa

        Grazie per la temestiva risposta.
        Ma se riapro la p.iva mi verrà assegnato un nuovo numero di partita iva e comunque la dovrei riaprire mettendo come data inizio attività il giorno successivo alla chiusura della P.Iva?
        L'Agenzia delle Entrate non potrebbe contestarmi la tardività nella riapertura?
        • Stefano Andreani - Firenze
          Luca Corvi - Como

          27/02/2021 11:47

          RE: RE: RE: Fallimento con partita IVA chiusa

          Poiché per le società di capitali, salvo casi particolari, la partita IVA coincide con il codice fiscale, non vediamo perché debba essere attribuita una partita IVA diversa.

          A quanto ci risulta, peraltro, anche per le persone fisiche e gli altri soggetti per i quali la partita IVA può non coincidere con il codice fiscale, alla riapertura viene attribuito il medesimo numero.

          La partita IVA viene riaperte quando ne emerge la necessità, quindi non può esserne contestata la tardività al Curatore; tutt'al più, ma non ci risulta sia mai avvenuto, potrebbe essere contestata al fallito di averla chiusa quando ancora residuavano operazioni attive.

          Infine, non riteniamo che sia corretto e opportuno indicare come data di riapertura il giorno successivo alla chiusura: la partita IVA verrà riaperta nel momento in cui sarà necessario, e come data indicheremmo il momento in cui è evidente che sarà necessario emettere fatture: se p.es. tutte le aste andranno deserte e i beni verranno abbandonati perché senza valore, ciò non sarà necessario.