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Fattura del professionista in caso di accollo spontaneo e non liberatorio di un terzo

  • Andrea Rossi

    VERONA
    26/01/2022 11:52

    Fattura del professionista in caso di accollo spontaneo e non liberatorio di un terzo

    Buongiorno,
    la società A ha un accordo di accollo spontaneo e non liberatorio con la Società B per il pagamento dei debiti di quest'ultima (la società B è stata ammessa al concordato preventivo).
    Tra le due Società sussiste un rapporto di sorellanza, in quanto hanno la stessa Società capogruppo.
    Ad oggi la società B non detiene attività tali che permettano la soddisfazione delle passività, tra cui quelle prededucibili.
    Pertanto, i professionisti, che hanno fornito dei servizi nei confronti della società B, relativi alla procedura (ammessi tra le passività prededucibili gli avvisi di parcella legati a questi servizi), pagati dalla Società A per effetto dell'accollo, devono emettere fattura nei confronti della società B o nei confronti della società che effettuerà effettivamente il pagamento, cioè la società A?
    Le ritenute da chi verranno sostenute e su chi graveranno i relativi adempimenti (mod.770)?
    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      29/01/2022 13:20

      RE: Fattura del professionista in caso di accollo spontaneo e non liberatorio di un terzo

      I servizi sono stati forniti alla società A, quindi è a essa che deve essere intestata la fattura.

      Gli adempimenti conseguenti la qualità di sostituto d'imposta gravano invece su chi effettua il pagamento, quindi su B.
      • Giorgio Cipriani

        ROVERETO (TN)
        16/03/2023 18:43

        RE: RE: Fattura del professionista in caso di accollo spontaneo e non liberatorio di un terzo

        Buonasera
        mi pare che nella risposta ci sia un refuso.
        Il servizio è stato fatto alla società B in concordato preventivo e ad essa va fatta la fattura.
        Il pagamento viene invece fatto da A, la quale dovrà versare la ritenuta come sostituto d'imposta.
        Ciò premesso, aggiungerei il seguente quesito:
        qualora il pagamento venisse invece fatto a dicembre da un terzo persona fisica C non soggetto economico, e che non svolge attività commerciale, che si è accollato il debito del professionista, il soggetto C sarebbe tenuto al versamento delle ritenute Irpef, poichè accollandosi il debito (netto a pagare e ritenute irpef), si accolla anche l'onere di effettuare e versare le ritenute Irpef(provvedimento Agenzia Entrate prot. n. 244683 del 24 settembre 2021)?
        Quindi la società B, in caso di accordo con C, non potrebbe utilizzare in compensazione il credito IVA della fattura con il debito per la ritenuta Irpef da versarsi a gennaio dell'anno successivo perchè il pagamento non è stato fatto direttamente dalla società B?
        Grazie per la risposta
        Giorgio Cipriani - Rovereto
        • Stefano Andreani - Firenze
          Luca Corvi - Como

          30/03/2023 18:06

          RE: RE: RE: Fattura del professionista in caso di accollo spontaneo e non liberatorio di un terzo

          È corretto quanto scritto nel primo periodo del quesito: effettivamente nella risposta sono state invertite le due società.

          Passando al primo dei quesiti ora proposti, se chi effettua il pagamento (C) non è soggetto tenuto all'effettuazione della ritenuta d'acconto, essa non verrà operata.

          Ciò risolve anche il successivo: B avrà realizzato il credito IVA ma non vi è alcuna ritenuta da compensare con esso, mentre C avrà pagato sia imponibile (integrale) che IVA, che ovviamente non recupererà in alcun modo.

          Il richiamo del provvedimento 244683/2021) ci pare inconferente e quindi irrilevante, perché ciò di cui esso si occupa è la cessione/accollo/compensazione di crediti tributari, mentre la fattispecie qui in esame riguarda l'accollo del debito verso il professionista.