Menu
Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - COMPOSIZIONE CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO
LIQUIDAZIONE CONTROLLATA E BANCAROTTA
-
Loredana Marziali
PORTO SAN GIORGIO (FM)09/06/2023 12:39LIQUIDAZIONE CONTROLLATA E BANCAROTTA
Buongiorno un mio cliente vorrebbe accedere alla liquidazione controllata. Amministratore di una srl, con fallimento chiuso nel 2020 e con Bancarotta . E' possibile accedere alla liquidazione insieme al coniuge che ha prestato fideiussioni? I debiti della società vista la bancarotta è meglio inserirli nella liquidazione o si possono tenere fuori dalla procedura? grazie -
Zucchetti SG
Vicenza11/06/2023 18:58RE: LIQUIDAZIONE CONTROLLATA E BANCAROTTA
L'amministratore di una società dichiarata fallita e con fallimento chiuso può accedere alla procedura di liquidazione controllata se versa in una situazione di sovraindebitamento in modo da ottenere la esdebitazione. Non sono ostativi all'accesso alla procedura di liquidazione controllata i precedenti penali del sovraindebitato, in quanto i presupposti che il tribunale deve valutare a norma dell'art. 270 CCII per l'apertura sono quelli di cui agli artt. 268 e 269, tra i quali non è richiesta la mancanza di condanne.
Quanto ai debiti della società srl, di cui è stato già chiuso il fallimento nel 2020, va chiarito che la condanna per bancarotta dell'amministratore non determina l'assunzione da parte di costui dei debiti societari, in quanto la condanna è la base per l'esercizio dell'azione di responsabilità nei confronti dell'amministratore, per cui questi, non avrebbe necessità di introdurre nella nuova procedura i debiti della società; potrebbe introdurre il debito suo futuro per risarcimento danni, ma non avrebbe senso in quanto essendo il suo patrimonio già messo a disposizione dei creditori una eventuale azione del genere da parte del liquidatore (sia per i danni societari che dei creditori, sarebbe priva di senso, come accade nel caso di fallimento o liquidazione giudiziale di una snc, che coinvolge anche i soci eventualmente amministratori. Discorso diverso è se il soggetto in questione ha dato fideiussione per i debiti societari, nel qual caso egli risponde dei debiti societari che deve includere nelle passività da coprire.
Quanto alla possibilità di presentare una unica procedura familiare con il coniuge – astrattamente applicabile anche alla liquidazione controllata giusto il disposto del primo comma dell'art. 65 – potrebbe essere possibile anche in concreto se i coniugi siano conviventi oppure, anche se non conviventi il sovraindebitamento ha una origine comune, come sembra di capire sia avvenuto nella fattispecie.
Zucchetti SG srl-
Chiara Plazzotta
Montebelluna (TV)18/11/2023 10:50RE: RE: LIQUIDAZIONE CONTROLLATA E BANCAROTTA
Buongiorno,
mi trovo in una situazione abbastanza simile, in quanto sto attestando come gestore della crisi una proposta di liquidazione controllata nella quale il sovraindebitato risultava amministratore di una srl fallita (decreto di chiusura del fallimento del 2019) e contestualmente titolare di una ditta individuale anch'essa fallita (chiusura del fallimento sempre del 2019 per insufficienza di attivo).
Non dovrebbero esserci problemi per l'accesso alla procedura, stante il fatto che i fallimenti sono chiusi e che attualmente il soggetto risulta dipendente (non più fallibile quindi).
Mi sorge tuttavia un dubbio per quanto riguarda i creditori della ditta individuale. Fra i debiti da verificare, infatti, ci sono posizioni abbastanza controverse, che non si comprende se derivino da debiti contratti come persona fisica o come ditta individuale fallita. Ho contattato i creditori, ma senza ottenere una risposta risolutiva. Alcuni hanno confermato il credito, altri non hanno proprio risposto nonostante i miei solleciti. A questo punto sarei del parere di inserire comunque i debiti nella mia relazione, evidenziando il fatto che, in caso di apertura della liquidazione, tali debiti dovranno essere oggetto di un'attenta analisi da parte del liquidatore.
Vi chiedo cortesemente un parere in merito.
Grazie, cordiali saluti-
Zucchetti SG
Vicenza20/11/2023 12:37RE: RE: RE: LIQUIDAZIONE CONTROLLATA E BANCAROTTA
Corretto. Se il soggetto in questione non ha ottenuto l'esdebitazione dopo la chiusura del fallimento personale, oggi continua a rispondere dei debiti di tale attività (salva prescrizione), per cui è corretto indicare tali debiti nella sua relazione e scrivere poi ai relativi creditori per procedere all'insinuazione.
Zucchetti SG srl
-
-
-
Maria Pellegrino
GENOVA25/03/2024 17:51RE: LIQUIDAZIONE CONTROLLATA E BANCAROTTA
Buonasera. Mi permetto di intervenire nella discussione evidenziando che nell'ipotesi in cui l'amministratore sovraindebitato che voglia accedere alla liquidazione controllata, sia stato condannato per i reati di bancarotta fraudolenta nel fallimento della società per la quale abbia rilasciato fidejussioni , seppur possa accedere alla L.C., ai fini dell'esdebitazione (per i debiti di garanzia) debba ottenere in primis la riabilitazione ex art.280, cc.ii.
In attesa di vostro parere, porgo cordiali saluti
-
Zucchetti SG
Vicenza27/03/2024 12:59RE: RE: LIQUIDAZIONE CONTROLLATA E BANCAROTTA
Come abbiamo detto nella prima risposta, la condanna non è ostativa all'ammissione alla procedura di liquidazione controllata, ma impedisce la esdebitazione per il richiamo contenuto nell'art. 282 all'art. 280 CCII. Se lo scopo dell'accesso alla procedura è, come è logico che sia, arrivare alla esdebitazione, è corretto ottenere prima la riabilitazione, come richiesto dall'art. 280.
Zucchetti SG srl
-
-