Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - LA LEGGE FALLIMENTARE

TRATTAMENTO FISCALE INDENNITA' DI ESPROPRIO

  • Leonardo Donnola

    Spoleto (PG)
    26/11/2025 11:10

    TRATTAMENTO FISCALE INDENNITA' DI ESPROPRIO

    Buon Giorno,
    sono Curatore di un Fallimento apertosi da qualche anno e, alla data di apertura, è risultato doversi incamerare ancora da un Ente pubblico l'indennità di esproprio per alcune rate di terreno (di varia natura).
    Sia l'esproprio che l'indennità erano stato notificato, eseguito e l'importo determinato ante fallimento.
    La Società Fallita, già alla data di apertura della Procedura, non esercitava più attività essendo stata posta in Liquidazione.
    Il mio quesito riguarda il trattamento fiscale dell'indennità che oggi l'Ente sta per accreditarmi.
    Sui moduli atti ad ottenere l e somme mi si chiede di indicare se tale indennità:
    "i fini della applicazione dell'art. 35 del DPR 327/2001, in ordine alla ritenuta a titolo di imposta nella misura del 20%, la somma da percepire a titolo di indennità ... costituisce reddito che E'/NON E' conseguito in esercizio commerciale".
    In sostanza, non so quale delle due opzioni io debba barrare (è / non è) e se l'importo dovutomi sarà soggetto o no alla riferita ritenuta del 20%. Tra l'altro, l'ente mi ha anticipato che poi dovrò anche emettere fattura come da loro indicazioni (verosimilmente con IVA).
    Grazie
    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      04/12/2025 09:16

      RE: TRATTAMENTO FISCALE INDENNITA' DI ESPROPRIO

      Non abbiamo reperito alcun documento di prassi che si occupi della fattispecie in esame, ovvero di ritenuta su indennità di esproprio percepita non da persona fisica ma da società commerciale; nemmeno la corposa Circolare 194/1998 si occupa di tale ipotesi.

      Non possiamo quindi che basare la nostra risposta sul tenore letterale dell'art. 35 del D.P.R. 327/2001, il quale, dopo aver stabilito la primo comma che l'indennità di esproprio costituisce reddito diverso ex art. 81 (oggi 67), comma 1, lettera "b" del T.U.I.R., al secondo comma stabilisce che "Il soggetto che corrisponde la somma opera la ritenuta nella misura del venti per cento, a titolo di imposta. Con la dichiarazione dei redditi, il contribuente può optare per la tassazione ordinaria, col computo della ritenuta a titolo di acconto".

      Ci pare evidente (anche se, in assenza di prese di posizione ufficiali, non possiamo esserne certi) che la ritenuta debba essere operata nel caso di percipiente persona fisica, e non di soggetto per il quale tale indennità è componente del reddito di impresa.

      La richiesta dell'Ente pubblico ci pare avvalori tale interpretazione, e poiché il reddito del periodo fallimentare (se vi sarà) è reddito di impresa, riteniamo che certamente si debba rispondere che esso E' conseguito nell'ambito di impresa commerciale, e in base a tale risposta ci attenderemmo che la ritenuta non venisse operata.