Forum PROCEDURE EX CCII - LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE

Transazione e nota credito

  • Giuseppe Cataldi

    Casarano (LE)
    07/11/2025 11:13

    Transazione e nota credito

    carissimi colleghi

    Mi trovo a gestire un caso in cui una società, oggi in liquidazione giudiziale, aveva in passato emesso una nota di debito nei confronti di un cliente quando era ancora in bonis.

    Successivamente, nell'ambito della procedura, il curatore ha raggiunto con quel cliente una transazione, con la quale è stato concordato il pagamento di una somma sensibilmente inferiore rispetto all'importo originario.

    Il debitore, a chiusura del rapporto, chiede che la procedura emetta una nota di credito per stornare il credito non più dovuto, in applicazione dell'art. 26 del D.P.R. 633/1972.

    Mi chiedo quindi se il curatore può legittimamente emettere la nota di credito in rappresentanza della società fallita, essendo la transazione una causa sopravvenuta di riduzione dell'imponibile

    Mi interessa confrontarmi su prassi, interpretazioni dell'Agenzia e impostazioni operative utilizzate in casi simili.

    grato
    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      13/11/2025 11:54

      RE: Transazione e nota credito

      Non ci è chiaro cosa sia la "nota di debito", che la controparte oggi chiede di stornare.

      Se si trattava di una fattura, e successivamente, per l'intervento del Curatore, l'operazione "viene meno in tutto o in parte, o se ne riduce l'ammontare imponibile", come recita l'art. 26 dal D.P.R. 633/72, l'emissione della nota di credito è possibile da parte del Curatore, con IVA (che diviene un credito per la procedura e un debito per la controparte, che quindi sinceramente non comprendiamo perché essa ne solleciti l'emissione) se è decorso meno di un anno dall'emissione della fattura, senza IVA se è decorso più di un anno, trattandosi di accordo sopravvenuto.

      Qualora fosse emessa una nota di credito con IVA, l'IVA a credito che ne deriva sarebbe comunque per la procedura "IVA ante", essendo antecedente all'apertura della procedura la causa genetica della fattura e quindi della relativa nota di credito.


      Se invece la "nota di debito" era senza IVA, in quanto non ritenuta il corrispettivo di una prestazione ma una semplice richiesta di danaro, allora può essere emesso un documento di segno opposto, parimenti senza IVA, ma sinceramente, stante l'esistenza di un atto scritto di transazione, ed essendo questione estranea all'ambito IVA, non ne vediamo la necessità.
      • Giuseppe Cataldi

        Casarano (LE)
        13/11/2025 14:18

        RE: RE: Transazione e nota credito

        ringrazio per il commento e condivido pienamente il ragionamento.

        Anch'io non ravviso la necessità né comprendo il sollecito relativo all'emissione di una nota di storno o, in alternativa, di una nota di credito stante l'autorizzazione del giudice ad accettare la proposta transattiva.

        Sintesi della situazione:
        Nel 2023, quando la Società era ancora in bonis, è stata emessa una nota di debito (senza IVA) per il ricalcolo delle competenze relative a lavori svolti negli anni precedenti.

        A fine 2024 è intervenuta la liquidazione giudiziale.

        Nel 2025, di recente, è pervenuta proposta transattiva per chiudere la posizione; tuttavia, nella proposta mi viene richiesto di emettere una nota di storno o una nota di credito per annullare il documento originario.

        A mio avviso, tale adempimento non appare necessario.