Forum PROCEDURE EX CCII - LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE

adempimenti fiscali

  • Nicoletta Manto

    ASTI
    26/02/2023 09:47

    adempimenti fiscali

    buongiorno,
    in quanto curatore di una procedura di liquidazione giudiziale, relativamente a una società a responsabilità limitata nella quale per i due anni precedenti non sono stati depositati né la dichiarazione dei redditi nè il bilancio, nè la dichiarazione iva. Inoltre le fatture sono state emesse con codice iva errato in tutto il corso dell'anno precedente la dichiarazione di liquidazione giudiziale
    quali sarebbero le incombenze fiscali del curatore in tale situazione? Occorrerebbe segnalare l' errata contabilizzazione all'Agenzia delle Entrate? e come potrebbe il curatore adempiere alle incombenze fiscali e contabili in tale situazione di mancanza di documentazione?
    grazie
    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      10/03/2023 11:43

      RE: adempimenti fiscali

      Il Curatore è tenuto alla presentazione della dichiarazione IVA relativa all'anno anteriore all'apertura della liquidazione giudiziale, se ancora pendono i termini, a quella relativa all'anno in cui si è verificata tale apertura, nonché alla presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo fra l'inizio dell'esercizio e l'apertura della liquidazione giudiziale.

      Più controverso è se sia obbligato anche alla presentazione della dichiarazione dei sostituti d'imposta (Mod. 770) relativo all'anno antecedente quello dell'apertura della liquidazione giudiziale.

      Nel rispetto del brocardo ad impossibilia nemo tenetur egli non deve, né può, indicare in tali dichiarazioni dati che non conosce, o che non conosce con sufficiente certezza.


      Sulla base di tali premesse, nel caso esposto nel quesito:

      - per quanto riguarda l'IVA, se il Curatore è certo che le fatture in questione, ancorché portanti una partita IVA errata, siano relative alla società oggetto della liquidazione giudiziale, riteniamo debba presentare la dichiarazione annuale tendone conto, come pure dovrà tener conto delle fatture di acquisto che risulteranno dall'apposita sezione del cassetto fiscale; non potrà ovviamente tener conto delle eventuali fatture ricevute dalla società in formato non elettronico e che non ha reperito fra la documentazione contabile; né di eventuali crediti riportati dall'anno precedente

      - sempre per quanto riguarda l'IVA, terrà il medesimo comportamento anche nella dichiarazione annuale dell'anno in cui si è aperta la liquidazione giudiziale, per la parte di anno fino a tale apertura

      - per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi, non avendo elementi certi su cui basarsi, la presenterà (per evitare che gli possa essere contestata l'omissione) ma la presenterà in bianco

      - per quanto infine riguarda la dichiarazione dei sostituti d'imposta, se intende aderire alla tesi più prudente, ovvero che tale obbligo gravi su di esso, la presenterà solo se avrà documentazione certa dell'avvenuto pagamento di importi soggetti a ritenuta, indicando le ritenute versate che risulteranno dal cassetto fiscale. In assenza di tale certezza, la dichiarazione non andrà presentata, non avendo a nostro parere alcun significato presentare un Mod. 770 in bianco.
      • Nicoletta Manto

        ASTI
        11/03/2023 11:12

        RE: RE: adempimenti fiscali

        .....per quanto riguarda l'IVA, se il Curatore è certo che le fatture in questione, ancorché portanti una partita IVA errata, siano relative alla società oggetto della liquidazione giudiziale, riteniamo debba presentare la dichiarazione annuale tendone conto,...
        buongiorno, sulla base della vostra cortese interpretazione, presentare una dichiarazione iva relativa all'anno precedente l'apertura della procedura, avendo appurato che la società debitrice ha emesso tutte le fatture in errata esenzione iva, sia per l'anno 2021 he per l'anno 2022, comporterebbe l'emergere di un credito iva, non spettante in sede di chiusura della partita iva.
        secondo la vostra interpretazione, sarebbe più corretto presentare anche in tale caso una dichiarazione iva in bianco ?
        grazie
        • Stefano Andreani - Firenze
          Luca Corvi - Como

          19/03/2023 18:08

          RE: RE: RE: adempimenti fiscali

          Non ci convince l'iter logico seguito nel quesito: se tutte le fatture sono state emesse (erroneamente) in esenzione, inserendole come tali in dichiarazione l'IVA a credito non è detraibile, quindi non ne deriva un credito IVA.
          Al di là di ciò, nella risposta precedente avevamo inteso "codice IVA" come "partita IVA", mentre ora comprendiamo che per codice si intendeva codice di esenzione.
          A nostro avviso se le fatture sono state emesse come esenti non vediamo come il Curatore possa presentare una dichiarazione annuale considerandole imponibili.
          Siccome è possibile, se non probabile, che in sede di verifica tale esenzione venga contestata, a tutela del Curatore, che si troverebbe ad aver sottoscritto una dichiarazione non corretta perché basata su documenti non corretti, suggeriremmo di evidenziare tale irregolarità nella relazione ex art. 130 CCII, inviandone un estratto, previa autorizzazione del Giudice Delegato, all'Agenzia delle Entrate.