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Forum PROCEDURE EX CCII - LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE
Soci illimitatamente responsabili e dichiarazione redditi fondiari personali
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Martina Valerio
thiene (VI)23/07/2025 11:05Soci illimitatamente responsabili e dichiarazione redditi fondiari personali
Buongiorno
La presente per chiedere il Vostro parere in ordine al seguente caso.
Nel dicembre 2023 sono stata nominata curatrice in una procedura di liquidazione giudiziale aperta nei confronti di una SNC e, di conseguenza, nelle procedure aperte per estensione ai nr. 4 soci illimitatamente responsabili.
La SNC risulta proprietaria di alcuni immobili, acquisiti all'attivo della procedura.
Anche i singoli soci sono proprietari pro-quota di altri immobili, pure essi acquisiti all'attivo concorsuale, tra cui terreni ed un capannone, tutti locati alla SNC liquidata.
La SNC, in data antecedente all'apertura della procedura, aveva stipulato un contratto di affitto d'azienda comprensivo dei propri immobili, degli immobili personali dei soci e dell'azienda ad un soggetto terzo.
Alla data di apertura della liquidazione giudiziale, la curatela – effettuate le opportune considerazioni, appositamente autorizzata – non aveva provveduto allo scioglimento né del contratto di locazione relativo agli immobili personali dei soci né al contratto di affitto di azienda.
La curatela percepisce regolarmente i canoni di affitto di azienda da parte del terzo; in base a quanto contrattualmente pattuito, una parte del canone è da imputare all'azienda (circa il 75%) mentre la parte restante è da imputare agli immobili (circa il 25%).
Con riferimento al canone di locazione dovuto dalla SNC ai singoli soci, la curatela non procede con il materiale pagamento in quanto le somme verrebbero comunque acquisite all'attivo della procedura in quanto redditi fondiari e pertanto non escludibili dall'attivo della procedura ai sensi dell'art. 146 CC.II.
La curatela, al termine della procedura, procederà a dichiarare per l'intero periodo maxi-fallimentare il solo reddito d'impresa derivante dal contratto di affitto di azienda.
Con riferimento alle posizioni dei singoli soci, invece, sorge un dubbio per il quale chiedo il vostro aiuto: è corretto che questi dichiarino annualmente il canone di locazione sugli immobili acquisiti all'attivo della procedura (Quadro RB 730), anche se non lo percepiscono? Il reddito viene imputato automaticamente ai soci nella dichiarazione precompilata personale presente in AdE.
Inoltre, poiché dai redditi di locazione eventualmente dichiarati dai soci potrebbe emergere un debito d'imposta, è evidente che quest'ultimo dovrebbe essere assolto dai soci. Sorge il dubbio però che le imposte possano essere considerate un debito concorsuale prededucibile da rimborsare ai soci, in considerazione del fatto che gli immobili sono oggetto del contratto di affitto di azienda per il quale la procedura incassa regolarmente il canone. Voi come considerereste questo debito d'imposta?
Emergono poi ulteriori considerazioni in vista del riparto finale: è corretto registrare contabilmente il pagamento "virtuale" – da parte della curatela dellaSNC - del canone di locazione ai singoli soci? La registrazione non comporterebbe alcun movimento finanziario, sarebbe puramente contabile, ma permetterebbe:
1) di attribuire il canone pro-quota alle singole masse dei soci, destinando così le relative somme al pagamento dei creditori particolari dei medesimi;
2) alla SNC di dedursi il costo relativo, ai fini della determinazione del reddito d'impresa maturato durante il maxi-periodo fallimentare.
Ringrazio anticipatamente per il riscontro.
Martina Valerio-
Stefano Andreani - Firenze
Luca Corvi - Como25/07/2025 16:38RE: Soci illimitatamente responsabili e dichiarazione redditi fondiari personali
Rispondiamo alle domande poste, seguendo l'ordine con il quale esse sono indicate nel quesito.I soci certamente debbono includere nelle loro dichiarazioni dei redditi personali i redditi conseguenti le quote di canoni di locazione di loro competenza, pagando le relative imposte.Poiché l'art. 142, II comma, CCII, stabilisce che "Sono compresi nella liquidazione giudiziale anche i beni che pervengono al debitore durante la procedura, dedotte le passività incontrate per l'acquisto e la conservazione dei beni medesimi", ci risultano interpretazioni estensive della locuzione "passività incontrate ... per la conservazione dei beni" in base alle quali il Giudice Delegato potrebbe autorizzare la curatela a rifondere ai soci le imposte da essi pagate e fronte dei canoni non riscossi perché acquisiti all'attivo, ma non ci risultano prese di posizione ufficiali sul punto.Per quanto riguarda il riparto, riteniamo indubbio che la parte del canone relativo alla locazione degli immobili di competenza dei soci debba essere attribuita alla massa attiva di essi, da destinare quindi anche al pagamento dei loro creditori particolari.Infine, le particolari modalità di determinazione del reddito della società relativo al periodo concorsuale (residuo attivo meno patrimonio netto iniziale, "depurato" delle componenti provenienti dal patrimonio dei soci) rendono irrilevante che essa abbia o meno sostenuto costi per i canoni di locazione (se non, ovviamente, nella misura in cui essi diminuiscono il residuo attivo)
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