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Forum PROCEDURE EX CCII - LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE
Atti compiuti dal debitore dopo sentenza di L.G.
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Gianmarco Venditti
FROSINONE21/01/2025 11:54Atti compiuti dal debitore dopo sentenza di L.G.
Buongiorno a tutti, pongo il seguente quesito.
Sono Curatore di una liquidazione giudiziale aperta con sentenza in Noembre 2024 di una srls.
Fermo restando che il debitore è irreperibile,e di fatti presso la sua abitazione riscontrata da certificato comunale non viene ritirata alcuna raccomandata e atto giudiziario (desunto dal creditore istante), ho proceduto a ricostruire la contabilità degli ultimi 3 anni a mezzo cassetto fiscale (non è stato depositato alcunché da parte del debitore - non c'è un tenutario delle scritture contabili - gli altri consulenti hanno esibito restituzione della documentazione nel 2022).
Fatte le dovute premesse, espongo quanto segue:
Dopo aver ricostruito la contabilità all'incirca dopo 1 mese e mezzo dall'apertura della L.G., ho inviato messaggio pec ai fornitori per l'insinuazione al passivo in base al saldo che mi si è generato.
Invece, per quanto riguarda i clienti, ho notato che tutte le fatture emesse dal debitore riportano la modalità di pagamento in contanti, ed ho proceduto a circolarizzare i clienti chiedendone quietanza di pagamento, altrimenti mi sarei adoperato per incassare il credito.
Ho notato invece che dopo l'apertura della L.G. il debitore ha emesso n.5 fatture attive e ricevuto n.6 fatture passive.
- Per quanto riguarda le fatture passive post apertura, ho proceduto a richiedere ai fornitori la restituzione delle somme incassate, a norma dell'art. 144 del CCII, in quanto la sentenza era conoscibile ai terzi in forza di iscrizione nel R.I. prima dell'emissione dellee relative fatture. I relativi pagamenti il debitore li ha effettuati da carte di pagamento intestate a soggetto diverso della srl oggetto di LG. Debbo ricevere risposta, in ogni caso il comportamento assunto, a norma dell'art. 144, è corretto?
- Per quanto riguarda invece le fatture emesse post apertura (riportanti tutte la modalità di pagamento in contanti) mi hanno risposto due clienti alle richieste di ripetizioni:
-1) il primo mi ha mostrato modalità di pagamento tramite bonifico, richiedendomi se fosse dovuta o no la ripetizione del pagamento alla procedura.
In realtà dovrei contattare la banca che ha incassato la somma (diversa da quella risultante dall'UNEP) e chiedere l'invio delle somme al c/c della procedura, corretto? Fermo restando l'accertamento del perchè della presenza di un altro c/c non risultante dall'UNEP.
In tal caso però non dovrei richiedere la ripetizione del pagamento al cliente in quanto la procedura non deve giovarsi di un doppio pagamento del cliente, anche se era anche egli a conoscenza dell'apertura di LG nei confronti della società, corretto?
2)Il secondo cliente invece disconosce la fattura oggettivata, e ne richiede la nota di credito. Ho i miei dubbi in tal caso, perchè credo che si tratti di fattura reale, in quanto recanti la descrizione "confezioni regalo natalizie" e pagamento in contanti, e vista la data (30/12/2024) avrebbe ben potuto richiedere prima lo storno.
Come debbo comportarmi in questo caso? La nota di credito è utile ai fini I.V.A., ma l'incasso in contanti credo ci sia stato nelle mani del debitore.
Anche in questo caso però la richiesta di ripetizione apparirebbe forzata, giusto?
Ringraziando anticipatamente Zucchetti e chi voglia contribuire con le proprie esperienze, auguro una buona giornata.
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Zucchetti SG
Vicenza22/01/2025 19:36RE: Atti compiuti dal debitore dopo sentenza di L.G.
Per quanto riguarda le fatture passive post apertura, ha fatto bene a richiedere ai fornitori la restituzione delle somme incassate, a norma dell'art. 144 del CCII; questi potranno difendersi sostenendo che I relativi pagamenti sono stati effettuati con carte di pagamento intestate a soggetto diverso della srl ammessa alla LG, ma è molto probabile che si sia ricorso al pagamento fatto da "terzo" proprio per evitare l'inefficacia di cui all'art. 144 c.c.i.i non essendovi al momento alcuna spiegazione del perché un estraneo abbia pagato un debito della società in liquidazione. Tuttavia se non si riesce a dimostrare un collegamento con la società o l'amministratore o la riconducibilità a costoro della carta utilizzata, il pagamento del terzo è efficace se questi paga con denaro proprio e nulla chiede al debitore per quanto anticipato
Per quanto riguarda invece le fatture emesse post apertura (riportanti la modalità di pagamento in contanti), è corretto verificare, in primo luogo, se il bonifico è stato accreditato dalla banca su un conto corrente della società in liquidazione e acquisito alla procedura e non utilizzato dall'amministratore della società in liquidazione. Se il bonifico non si trova all'attivo acquisito alla procedura il pagamento fatto al liquidato post apertura liquidazione è inefficace ed essendo sia l'ordine di bonifico che l'esecuzione dello stesso successivi all'apertura della liquidazione giudiziale, potrebbe chiedere la ripetizione o al cliente o alla banca.
Nel caso del secondo cliente che ha disconosciuto la fattura, per ottenere il pagamento lei dovrebbe dimostrare, non tanto che la fattura è stata emessa realmente (la fattura è atto unilaterale), ma che la fornitura in essa descritta sia avvenuta. Se non riesce in tale prova sorgerà il problema della nota di credito ed allora ci dirà e trasferiremo la sua domanda alla nostra sezione fiscale.
Zucchetti SG srl ,-
Gianmarco Venditti
FROSINONE23/01/2025 20:21RE: RE: Atti compiuti dal debitore dopo sentenza di L.G.
Buonasera, vi ringrazio anzitutto per la celere risposta.
Riporto fattualmente le risposte dei vari interlocutori alle fatture attive e passive post apertura per condividere la mia esperienza.
1) Un fornitore di servizi mi ha proposto il rimborso alla procedura anche se pagato da terzo, disattivando ovviamente il servizio pagato dal terzo e procedendo al rimborso (pagato da amministratore con carta personale).
2) Tutti i clienti mi hanno richiesto la nota di credito (che le ha emesse il debitore unilateralmente con un software di fatturazione di cui ho richiesto il cambio di credenziali), disconoscendo la fattura, anche se permangono i dubbi ma non vi è concreta possibilità di dimostrare l'avvenuta cessione di beni(cesti natalizi) o prestazione di servizi (pasti a pranzo).
3) Peculiare una fattura attiva: il cliente mostra copia del bonifico effettuato chiedendo se dovesse fare altro. Da indagini svolte il c/c beneficiario della società oggetto di L.G. e indicato in fattura per il pagamento, è stato chiuso nel 2022 quindi il bonifico è tornato indietro. Il debitore ha emesso anche in questo caso nota di credito ma credo proprio che la questione sia da approfondire.
Le note di credito alle fatture attive permangono quindi, con le relative conseguenze fiscali.
Aspetto quindi le risposte dei clienti alle richieste di pagamento per i crediti sorti ante procedura, ricordo tutti pagati in contanti.
Inoltre, il comportamento fattuale del debitore, che fa finta che la procedura non sia aperta, in quanto irreperibile e senza pec, che ha fatto tornare indietro la raccomandata di convocazione e anche la notifica a mezzo UNEP, che continua ad esercitare l'attività nei luoghi presenti in anagrafe tributaria (fattualmente a nome della società oggetto di L.G., nominalmente con altre società inattive) ove mi sono recato personalmente ma poi impossibilitato a mettere i sigilli in quanto non vi è stata la possibilità di accedere.. è da segnalare ulteriormente al G.D.? Questi fatti sono stati gia menzionati nella prima relazione depositata.
Grazie per la cortese collaborazione e buon lavoro a tutti.-
Zucchetti SG
Vicenza24/01/2025 17:30RE: RE: RE: Atti compiuti dal debitore dopo sentenza di L.G.
Punto 1- Se il servizio fornito non è essenziale alla procedura, conviene accettare il rimborso.
Punto 2- il sospetto che si tratti di fatture false è abbastanza fondato e comunque, come già detto nella precedente risposta, la fattura è atto unilaterale del fornitore, che non dà la prova documentale del credito ed, ovviamente tocca a lei, che vanta un credito, dimostrare l'esistenza dello stesso e, a quel punto, sorge l'onere probatorio della controparte di dimostrare di aver pagato.
Punto 3- Se il bonifico non è stato accreditato sul conto della società in liquidazione giudiziale in quanto chiuso, il debitore, che ha già riconosciuto il debito facendo il bonifico, è tenuto al pagamento in favore del curatore.
Per i resto il comportamento del legale rappresentante della società è indubbiamente ambiguo e degno di essere segnalato nelle varie relazioni., da trasmettere al P. M.
Zucchetti SG srl-
Gianmarco Venditti
FROSINONE06/02/2025 15:43RE: RE: RE: RE: Atti compiuti dal debitore dopo sentenza di L.G.
Buongiorno, ringrazio per il cortese riscontro seguito.
Fornendovi aggiornamenti, è emerso che l'IBAN indicato nelle fatture attive emesse post apertura L.G. è intestato ad una società appartenente allo stesso debitore, per cui la fattura è emessa da quella in L.G. e incassata da una terza.
Nel chiedere la ripetizione del pagamento, ogni cliente lamenta tale circostanza, ovvero chiedendo storno della fattura dalla società in L.G. e conseguente emissione di fattura dalla società in bonis (quella che hanno pagato), disconoscendo ogni rapporto con la società in L.G.
Credo ci siano gli estremi per insistere, in quanto ogni singola nota di credito è stata emessa dopo la comunicazione arrivata dalla Curatela, e che è relativamente strano il disconoscimento di tali rapporti solo dopo comunicazione arrivata.
Per quanto riguarda le fatture passive ricevute post apertura L.G., appurato anche qui che il pagamento è stato fatto da un terzo (società in bonis dello stesso debitore) per conto della società in L.G. che ha ricevuto la fattura, non rilevo gli estremi per agire in quanto non vi è stata distrazione del patrimonio della società in L.G.
In questo caso presumo occorra ricevere nota di credito dal fornitore e far emettere fattura verso chi ha realmente pagato.
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Zucchetti SG
Vicenza06/02/2025 20:19RE: RE: RE: RE: RE: Atti compiuti dal debitore dopo sentenza di L.G.
Nella prima fattispecie rappresentata sembra abbastanza probabile che l'amministratore della srls in liquidazione giudiziale abbia dirottato i pagamenti per forniture da essa effettuate verso altra società da lui stesso controllata ed è ovvia la difesa dei clienti ai quali chiede il rinnovo del pagamento di non avere nulla a che fare con la srls semplificata avendo avuto rapporti soltanto con la società alla quale hanno bonificato le relative somme.
Ripetiamo è probabile che la vicenda vada ricostruita in questi termini- ed è giusto che lei la prospetti anche nella relazione che passa al P.M.- ma, come detto nelle precedenti risposte, la fattura è atto unilaterale del fornitore, che non dà la prova documentale del credito. Pertanto, per superare le difese dei "clienti" dovrebbe fornire la prova che della esistenza del credito e, cioè, che la merce di cui alle varie fatture è stata ornita dalla srls e il relativo prezzo è stato pagato a terzi.
Sulla seconda fattispecie, siamo d'accordo dato che il terzo che ha pagato debiti della srl non risulta aver utilizzato danaro di questa né ha avanzato pretese di rimborso nei confronti della liquidazione giudiziale, che, quindi non ha ricevuto alcun danno. Va fatto di conseguenza l'adeguamento fiscale indicato da lei.
Zucchetti SG srl-
Gianmarco Venditti
FROSINONE07/02/2025 18:23RE: RE: RE: RE: RE: RE: Atti compiuti dal debitore dopo sentenza di L.G.
Buoanasera, Vi ringrazio sempre per l'esaustività della risposta.
Forse, per le fatture emesse, si potrebbe arginare il problema chiedendo alla società "in bonis" di mostrare l'acquisto della merce venduta (venduta inizialmente dalla società in L.G.).
In ogni modo Vi ringrazio per il contributo, sperando possa essere utile a Tutti.
Cordiali saluti-
Zucchetti SG
Vicenza08/02/2025 16:44RE: RE: RE: RE: RE: RE: RE: Atti compiuti dal debitore dopo sentenza di L.G.
Non proprio perché, a norma dell'art. 2697 c.c., chi vuol far valere un diritto in giudizio deve provare i fatti che ne costituiscono il fondamento; di conseguenza che agisce per il pagamento di un credito deve fornire la prova del fondamento del credito, di modo che, se questo nasce da una fornitura di merce, deve fornire la prova che la fornitura è stata effettuata.
Zucchetti SG srl
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