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Forum PROCEDURE EX CCII - LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE
superbonus 110% e insinuazione al passivo con richiesta di risarcimento danni
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Attilio Bettinelli
Rimini04/11/2025 18:47superbonus 110% e insinuazione al passivo con richiesta di risarcimento danni
risulto Curatore Fallimentare di un'impresa edile fallita.
In fase di insinuazione, un condominio committente ha formulato richiesta di ammissione al passivo per la cauzione versata e mai restituita, e richiedendo un risarcimento dei danni subiti per l'inadempimento (l'appaltatore, ora in LG, non ha concluso i lavori entro la data stabilità nel contratto di appalto), avendo quindi incaricato una terza ditta per il completamento con omeri a carico del condominio.
Richiede, inoltre, un risarcimento danni anche per le opere già eseguite dalla ditta in bonis, ma fatturate dal Curatore nel 2025, giustificando la richiesta del ridotto beneficio fiscale, essendo le fatture 2025 scontate del 65% e con onere a carico del condominio del 35%.
A mio avviso, ai sensi dei combinati artt.172 c. 4 e 186, il contratto si scioglie automaticamente con l'apertura della procedura, non avendo il curatore manifestato la volontà di subentro.
A seguito di scioglimento, effetti sono solo restitutori o anche risarcitori?
il creditore può richiedere sicuramente la restituzione della cauzione, ma è corretto che richieda il risarcimento del danno (anche se accertato prima della declaratoria di fallimento)?
Grazie per una celere risposta
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Zucchetti Software Giuridico srl
Vicenza05/11/2025 20:02RE: superbonus 110% e insinuazione al passivo con richiesta di risarcimento danni
La corretta considerazione da cui partire è quella che lei fa circa gli effetti dell'apertura della liquidazione giudiziale sul contratto di appalto, che, a norma dell'art. 186 CCII, si scioglie automaticamente, se il curatore non dichiari di voler proseguire, cose che nella fattispecie non è accaduto.
Quanto agli effetti dello scioglimento sui diritti delle parti trova applicazione l'art. 172, comma 4,, per il quale "in caso di scioglimento del contratto (per scelta del curatore o per legge) il contraente ha diritto di far valere nel passivo della liquidazione giudiziale il credito conseguente al mancato adempimento, senza che gli sia dovuto il risarcimento del danno" Da questa disposizione si desume il principio secondo cui lo scioglimento del rapporto contrattuale, determinato dalla dichiarazione di apertura della liquidazione giudiziale, non giustifica l'insorgere, in favore del contraente in bonis, del diritto al risarcimento dei danni subiti a causa dell'anticipata interruzione del rapporto, salvo che il danno non sia riconducibile ad inadempimenti verificatisi prima della sentenza dichiarativa di insolvenza. Posto che nel caso il Condominio intende far valere non le conseguenze dello scioglimento del contratto di appalto, ma i danni conseguenti all'inadempimento dell'appaltatore verificatisi prima dell'apertura della liquidazione giudiziale, la domanda è ammissibile e va esaminata nel merito.
Sciolto il rapporto contrattuale va restituita la cauzione versta, salvo che il trattenimento della stessa non sia giustificata da qualche motivo collegabile ad eventuali inadmpimenti del committente.
Quanto alla domanda sul danno per ridotto beneficio fiscale, giriamo la stessa alla nostra sezione tributaria .
Zucchetti SG srl-
Stefano Andreani - Firenze
Luca Corvi - Como13/11/2025 12:33RE: RE: superbonus 110% e insinuazione al passivo con richiesta di risarcimento danni
Ci pare di comprendere che il condominio lamenti il fatto che se i lavori eseguiti dall'impresa in bonis fossero stati ultimati nei termini dovuti e fatturati di conseguenza esso avrebbe usufruito del bonus 110%, mentre essendo stati fatturati nel 2025 il beneficio fiscale si è ridotto al 65%.
Nel quesito non troviamo però elementi sufficienti a inquadrare compiutamente la questione e non siamo quindi in grado di dare una risposta certa.
Se i lavori sono stati eseguiti e il pagamento è stato effettuato nei termini per poter usufruire del superbonus 110% ed esso non può essere riconosciuto solo perché la fattura non è stata emessa nei termini dovuti, allora probabilmente anche tale danno può essere addebitato all'impresa, ma nella quantificazione di esso riteniamo si debba anche tener conto del comportamento del condominio: perché non ha richiesto la fattura prima di effettuare il pagamento? come si è comportato, subito dopo il pagamento e la mancata emissione della fattura? ha inviato solleciti?
Se invece anche il pagamento è stato effettuato decorsi i termini per poter fruire del superbonus, stanti i ritardi nei lavori, la questione si fa a nostro avviso ancor più scivolosa, perché si potrebbe sostenere che la responsabilità non gravi esclusivamente sull'impresa, proprio perché il pagamento è una delle condizioni per poter fruire del beneficio.
Si tratta quindi di valutazioni di merito, non facili da effettuare in questa sede e coi pochi dati a disposizione, non possiamo quindi che suggerire di richiedere la nomina di un legale che sicuramente meglio di noi, analizzando la documentazione, potrà consigliare per il meglio.
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