Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - RIPARTI

Piano di riparto finale - Retribuzioni per lavoro dipendente

  • Massimo Bambagini

    GROSSETO
    10/09/2024 14:42

    Piano di riparto finale - Retribuzioni per lavoro dipendente

    Buonasera, espongo di seguito un quesito relativo alla liquidazioni di crediti ammessi al passivo relativi a retribuzioni per lavoro dipendente.
    Nella procedura che sto seguendo sono presenti alcune insinuazioni al passivo da parte di dipendenti che non hanno ricevuto dalla società fallita retribuzioni relative a vari mesi di diverse annualità.
    La società fallita ha nella sua gestione annuale presentato regolare dichiarazione quale sostituto di imposta ad eccetto dell'ultimo anno nel corso del quale è stata dichiarata fallita.
    Le insinuazioni sono state formalizzate da parte di singoli dipendenti al netto di ritenute sia previdenziali che fiscali.
    Un solo dipendente ha predisposto la sua istanza di ammissione al passivo al lordo di ritenute fiscali e previdenziali. Agli atti sono presenti tutti i cedolini paga dai quali si può facilmente ricostruire i valori netti delle retribuzioni.
    Si può ritenere corretto comprendere nel piano di riparto le somme insinuate al netto delle ritenute, anche per l'annualità in cui non è presente la relativa dichiarazione, visto che l'ufficio aveva la possibilità di accertare l'omessa dichiarazione e comunque l'omesso versamento delle ritenute ?.
    Grazie e cordiali saluti.
    • Zucchetti SG

      Vicenza
      10/09/2024 20:39

      RE: Piano di riparto finale - Retribuzioni per lavoro dipendente

      La domanda non ci è del tutto chiara, tuttavia, va ricordato che il riparto è lo specchio dello stato passivo, nel senso che al riparto partecipano i creditori così come sono stati ammessi al passivo, salvo calcoli per quantificare interessi o altro. La questione quindi dei crediti non sostenuti da opportuna documentazione, doveva essere risolta in sede di accertamento del passivo e su tale decisione, sia essa positiva che negativa, non è possibile ritornare in sede di riparto.
      Zucchetti SG srl
      • Massimo Bambagini

        GROSSETO
        11/09/2024 08:39

        RE: RE: Piano di riparto finale - Retribuzioni per lavoro dipendente

        Buongiorno, il mio quesito verteva essenzialmente sulla questione della eventuale trattenuta da operare al momento del pagamento di crediti relativi a retribuzioni per lavoro dipendente.
        Tralasciando quindi le insinuazioni operate dai dipendenti al netto di contributi e imposte per le quali , come da voi confermato, ritengo che si debbano liquidare nel valore insinuato, mi rimane il dubbio per una insinuazione che al momento dell'esame dello stato passivo è stata valutata al lordo di ritenute.
        La domanda quindi è rivolta al fatto di come procedere nei confronti di tale dipendente e se è obbligo del curatore, in questo caso, predisporre una CU.
        Cordiali saluti.
        • Zucchetti SG

          Vicenza
          11/09/2024 19:03

          RE: RE: RE: Piano di riparto finale - Retribuzioni per lavoro dipendente

          Per la verità il dipendente cui lei fa riferimento è l'unico ad aver correttamente chiesto l'ammissione del proprio credito al lordo delle ritenute fiscali e previdenziali (per tali da intendere quelle e carico del dipendente che venivano corrisposte dal datore di lavoro) perché il curatore è sostituto di imposta per cui quando procede al pagamento delle retribuzioni ad un dipendente deve effettuare la ritenuta. Poiché questa consiste in un prelievo che il curatore effettua al momento del pagamento al beneficiario che viene poi versato all'Agenzia delle Entrate come acconto dell'imposta sui redditi dovuta dal beneficiario stesso, si capisce perché quest'ultimo al momento dell'insinuazione chieda di essere ammesso al lordo delle ritenute fiscali.
          Quando l'ammissione è al netto, il curatore, non potendo sottrarsi dall'effettuare la ritenuta, dovrebbe operare la stessa sulla somma ammessa , ossia detrarre dalla somma ammessa già al netto della ritenuta, la ritenuta da versare all'Erario. Usiamo il condizionale perché questo meccanismo opera in tal modo quando nulla è detto in ordine all'ammissione (se al netto o al lordo), nel mentre quando è precisato che è al netto si può anche pensare che il creditore abbia specificato l'importo netto di cui è creditore lasciando al curatore il compito di fare i calcoli necessari per la ritenuta, da aggiungere quindi alla somma dovuta netta che va corrisposta al dipendente. Non è del tutto corretto perché in tal modo salta quel rapporto di coincidenza tra stato passivo e riparto, in cui verrebbero calcolate somme superiori a quelle emergenti dal passivo per effettuare le ritenute, ma nella prassi a volta vi si fa ricorso per non danneggiare lavoratori dipendenti, specie quando questi si sono insinuati personalmente senza l'assistenza di un legale proprio o di un sindacato, che infatti chiedono l'ammissione al lordo delle ritenute fiscali e, dopo la sentenza della Cassazione di cui abbiamo più volte parlato in questo Forum, anche al lordo delle ritenute previdenziali a carco del dipendente.
          Zucchetti SG srl