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Esercizio del voto nel CP in continuità aziendale indiretta

  • Monica Pazzini

    Reggio Emilia (RE)
    05/10/2023 09:36

    Esercizio del voto nel CP in continuità aziendale indiretta

    Buongiorno,
    in merito all'esercizio del voto da parte dei creditori nell'ambito di un CP in continuità indiretta è corretto prevedere che il voto, sia esso favorevole o contrario, dovrà essere manifestato in modo espresso in quanto non si prevedono meccanismi di silenzio assenso.
    Grazie
    • Zucchetti Software Giuridico srl

      Vicenza
      06/10/2023 09:06

      RE: Esercizio del voto nel CP in continuità aziendale indiretta

      No. Il creditore è libero di votare come di rimanere inerte e la normativa prevede, a seconda dei tipi di concordato, il valore da attribuire al silenzio con riferimento anche alle singole situazioni che si possono verificare. Ad esempio in un concordato in continuità l'art. 109 comma quinto detta due criteri di calcolo (prima di rinviare all'applicazione dell'art. 112) nei quali il silenzio opera in modo diverso. Per un primo criterio il concordato in continuità aziendale è approvato se tutte le classi votano a favore, se "in ciascuna classe la proposta è approvata se è raggiunta la maggioranza dei crediti ammessi al voto", ove è chiaro che dovendo il calcolo delle maggioranze essere rapportato ai creditori ammessi al voto, il silenzio equivale a dissenso. In mancanza del raggiungimento di questa maggioranza in tutte le classi il concordato è approvato (secondo criterio) "se hanno votato favorevolmente i due terzi dei crediti dei creditori votanti, purché abbiano votato i creditori titolari di almeno la metà del totale dei crediti della medesima classe", ove si pone un quorum costitutivo ed uno deliberativo che tiene conto soltanto dei votanti, per cui coloro che sono rimasti inerti non contano, ossia il silenzio viene in tal modo sterilizzato.
      Zucchetti SG srl