Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - CONCORDATO

pec della Società in concordato preventivo - pagamento rinnovo

  • Loreta Bianco

    MANTOVA
    01/04/2021 13:20

    pec della Società in concordato preventivo - pagamento rinnovo

    Buongiorno,
    scrivo la presente in qualità di liquidatore di un concordato preventivo di tipo "liquidatorio" per porre il seguente quesito relativo alla casella di posta elettronica certificata della Società.
    Il mio dubbio riguarda l'obbligo o meno di tenere attivo tale indirizzo di posta elettronica considerando l'esistenza della specifica pec della procedura, già oggetto di comunicazione al Registro delle Imprese.
    Il problema deriva dal fatto che il fornitore della pec intestata alla società ha emesso due fatture per il pagamento dei canoni scaduti (una avente data ante decreto di omologa e una datata successivamente alla data di omologa) e non procederà alla riattivazione della casella di pec se non si provvederà a saldare tali fatture scadute. Come devo comportarmi con l'eventuale pagamento di tali fatture? possono in qualche modo considerarsi spese prededucibili (almeno per la fattura scaduta successivamente all'omologa) qualora vigesse l'obbligo di mantenere attiva anche la pec societaria?
    Ringraziando anticipatamente per la risposta, porgo cordiali saluti
    Loreta Bianco
    • Zucchetti SG

      Vicenza
      01/04/2021 20:13

      RE: pec della Società in concordato preventivo - pagamento rinnovo

      La società in concordato preventivo con cessione dei beni ha diritto a mantenere la Pec originaria in quanto fino alla omologa il debitore conserva l'amministrazione dei suoi beni e l'esercizio dell'impresa, sotto la vigilanza del commissario giudiziale (art. 167 l. fall); intervenuta l'omologa e nominato il liquidatore, la disponibilità dei beni passa ali creditori e per essi al liquidatore, che ha la legittimazione attiva per le azioni di carattere patrimoniale, nel mentre rimane la legittimazione passiva della società quanto all'accertamento dei crediti, per cui anche dopo l'omologa rimane l'interesse della società a conservare la Pec.
      Se si condividono queste premesse, le conseguenze in ordine al pagamento della quota per l'utilizzo della Pec, possono, in mancanza di precedenti, essere le più disparate: si potrebbe infatti dire che trattandosi di una spesa funzionale alla gestione della società, la stessa non debba ricadere sulla massa, ma anche il contrario che, cioè, si tratta di spesa indispensabile per la realizzazione della procedura e non solo per il funzionamento della società, per cui sia le quote ante che post omologa sarebbero spese di massa ed anche scindere cronologicamente le due fasi, ritenendo utili per la massa quelle sostenute nella fase anteriore alla omologa e di esclusivo interesse della società quelle della fase successiva. A nostro avviso, non vi è dubbio che l'uso della Pec fino all'omologa sia funzionale anche allo svolgimento della procedura perché, oltre ai rapporti con il commissario, creditori e altri terzi possono avere interesse a trattare con la debitrice stessa che subisce, come detto, uno spossessamento attenuato; qualche dubbio lo avremmo per la fase successiva all'omologa, tuttavia, se si ammette che la pec è necessaria anche per l'accertamento dei crediti (al cui pagamento deve far fronte il liquidatore con il ricavto dalla liquidazione dei beni) implicitamente si riconosce anche l'utilità della relativa spesa per la massa.
      A nostro avviso, pertanto,, nel suo caso entrambe le fatture vanno pagate in prededuzione, se non ritiene di contestarne il quantum o svolgere altra contestazione.
      Zucchetti SG srl
      • Loreta Bianco

        MANTOVA
        02/04/2021 11:07

        RE: RE: pec della Società in concordato preventivo - pagamento rinnovo

        Ringrazio per la solerte e completa risposta ricevuta, avete confermato l'interpretazione che ne avevo dato anch'io.