Forum SOVRAINDEBITAMENTO -

immobile e gravami

  • Luciano Mauro

    Ferrara
    09/10/2024 12:48

    immobile e gravami

    ex coniugi (divorziati), immobile intestato 1/2 ciascuno di piena proprietà ma assegnato a lei con sentenza trascritta. Lei decide di ricorrere per ottenere l'apertura della LC a suo carico. L'immobile, allo stato, non appare convenientemente vendibile e pertanto per poterlo cedere, consapevoli che la LC non prevede l'apertura di un giudizio di divisione analogamente alle esecuzioni immobiliari e che nella liquidazione viene appreso "solo" tutto quello che risulta di proprietà del ricorrente, l'ex marito avrebbe deciso di "rinunciare alla proprietà" di tale bene immobile con atto notarile affinché possa venire venduto tramite asta l'intera proprietà ad un terzo recando nelle intenzioni utilità alla LC a carico dell'ex moglie.
    A mio parere nessuno comprerebbe il cespite immobiliare in capo a lei (per la quota attualmente posseduta), per ovvi motivi, ma quand'anche venisse liquidato l'intero con "rinuncia" alla proprietà dell'ex marito, il GD darebbe l'autorizzazione alla cancellazione dei gravami su quel bene immobile unicamente per quelli riferiti alla ricorrente e non anche al marito, rendendo a mio parere comunque inacquistabile da nessuno questo bene perché rimarrebbero i gravami nei quali quale "soggetto contro" risulti lui.
    Grazie
    LM
    • Zucchetti SG

      Vicenza
      09/10/2024 17:20

      RE: immobile e gravami

      La rinuncia alla proprietà, intesa come abdicazione con effetti dismissivi indipendenti da eventuali usucapioni di terzi, seppur controversa in linea generale, è oggi ammessa quando si tratta di rinunciare a una quota di comproprietà.
      In tal caso, la quota oggetto di rinuncia si accresce proporzionalmente alle quote degli altri comproprietari e ciò avviene automaticamente in seguito alla semplice rinuncia, senza bisogno di un'accettazione da parte degli altri comproprietari. La rinuncia alla quota di comproprietà consente quindi di accrescere la quota dei comproprietari, per cui, nel suo caso, la rinuncia del marito alla propria quota della metà dell'immobile destinato ad abitazione e assegnato alla moglie in sede di separazione, fa sì che quest'ultima divenga piena proprietaria dell'intero in forza dell'accrescimento. Di conseguenza, effettuata questa operazione di rinuncia con atto notarile, la signora, quando accede all'amministrazione straordinaria, dispone della proprietà dell'intero immobile che va liquidato in quella sede per cui il giudice potrà disporre la cancellazione dell'iscrizione ipotecaria che è rimasta dopo la rinuncia.
      Se le parti, come pare sono d'accordo, potrebbe anche effettuarsi una donazione della quota dal marito alla moglie, che renderebbe più agevole anche la futura vendita per la successione delle trascrizioni, da cui, in caso di rinuncia, potrebbe nascere qualche problema (salvo a valutarne la opportunità in relazione all'attività del marito e la convenienza ai fini fiscali)
      Zucchetti SG srl