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compenso advisor pagato prima dell'apertura della procedura L.C.

  • SIMONE MERLIN

    Cerea (VR)
    09/04/2024 17:49

    compenso advisor pagato prima dell'apertura della procedura L.C.

    Buongiorno, chiedo un vostro cortese parere in merito ad una procedura di liquidazione controllata per la quale sono stato nominato gestore. Il ricorso non è ancora stato depositato. Il patrimonio da liquidare è costituito solamente da una quota del reddito da lavoro dipendente. Il debitore è assistito da un advisor per la predisposizione ed il deposito della domanda.
    Premetto che le mie domande sono finalizzate unicamente ad un corretto svolgimento della mia attività.
    Il debitore mi ha inviato un primo preventivo del compenso pattuito con l'advisor. Una parte dell'importo, circa il 35%, è già stato pagato a titolo di acconto. Ora ho ricevuto bozza del ricorso in cui il compenso indicato dall'advisor per il proprio lavoro è stato modificato (importo ridotto di oltre la metà del compenso inizialmente indicato nel preventivo).
    Tenendo conto che alcune recenti sentenze hanno stabilito che il compenso dell'advisor nella liquidazione controllata non può superare quanto riconosciuto al gestore della crisi in un'ottica di tutela degli interessi della massa dei creditori (es. Trib. Parma sent. 54 del 11/10/2023), considerando che il compenso dichiarato nel ricorso risulta già quasi interamente incassato dall'advisor mediante gli acconti sopra indicati (addebiti visibili da e/c del debitore che sarà allegato al ricorso), che il compenso dell'occ è di poco inferiore al nuovo preventivo dell'advisor e che l'esigua massa attiva, unitamente all'esistenza di altri creditori con privilegio di pari grado o superiore, probabilmente non consentirà all'advisor di incassare il proprio credito, espongo alcuni dubbi per i quali chiedo un vostro parere:
    1) nella relazione del gestore devo menzionare il fatto che l'advisor ha già incassato degli acconti sulla base di un precedente preventivo e che il totale incassato supera quanto spettante in caso di liquidazione del patrimonio?
    2) È corretta la procedura dell'advisor? È consentito cioè incassare acconti prima del deposito del ricorso presumibilmente allo scopo di evitare di non incassare alcunché per mancanza di attivo? Tale comportamento arreca pregiudizio alla restante massa dei creditori?
    3) L'importo già incassato è revocabile?
    4) In caso di apertura della liquidazione, il liquidatore può non accogliere nello stato passivo il credito dell'advisor alla luce dell'importo già incassato?
    Grazie.
    • Zucchetti SG

      Vicenza
      10/04/2024 20:16

      RE: compenso advisor pagato prima dell'apertura della procedura L.C.

      1) Nella relazione il gestore deve menzionare il fatto che l'advisor ha già incassato degli acconti sulla base di un precedente preventivo e che il totale incassato supera quanto spettante in caso di liquidazione del patrimonio.
      2) e 3) Il pagamento di acconti prima del deposito del ricorso non è corretto ove sia prevedibile che altri creditori di pari grado o anteriore non possano essere a loro volta soddisfatti in quanto in tal modo si altera l'ordine delle graduazioni, tanto più che il pagamento effettuato non è revocabile. Invero il liquidatore della liquidazione controllata che sarà nominato potrà sì esercitare azioni diretta a far dichiarare l'inefficacia di atti compiuti dal debitore in danno dei creditori, ma può, ovviamente, esercitare allo scopo, la sola azione revocatoria ordinaria (e non quella fallimentare), che non ammette la revoca dei pagamento (art. 2901, comma 3 , c.c.)
      4) Il liquidatore, in applicazione del criterio posto dal citato Trib. Parma, pienamente condivisibile, può non accogliere nello stato passivo l'eventuale ulteriore che dito che l'advisor insinuerà, sostenendo che lo stesso è stato già integralmente soddisfatto.
      Zucchetti SG srl