Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - PASSIVO E RIVENDICHE

Spese legali - insinuazione

  • Anna Linda Pizzamiglio

    Milano
    21/06/2024 10:09

    Spese legali - insinuazione

    Buongiorno,
    ho ricevuto una domanda di ammissione al passivo di un Fornitore.
    Nel DI (dotato di decreto di esecutorietà antecedente l'apertura della LG) viene liquidato l'importo di € 1.400 per competenze professionali + €200 di esborsi, oltre spese generali, iva e CPA. Tale importo è stato pagato al legale direttamente dal Fornitore (ho fattura dal legale al Fornitore con gli importi sopra citati).
    Nella domanda di ammissione al passivo viene chiesta l'ammissione al chirografo per il "netto fattura" (quindi gli importi sopra esposti + IVA - Ritenuta d'acconto).
    Il mio dubbio è: ammetto quanto richiesto "netto fattura" oppure ammetto per i singli importi così come indicati nel DI (1400 oltre spese generali, IVA e cassa sul ripartito)?
    Grazie mille
    Anna Linda Pizzamiglio
    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      27/06/2024 22:07

      RE: Spese legali - insinuazione

      Se la domanda fosse stata fatta correttamente, l'esatto importo da ammettere al passivo sarebbe stato pari a competenze, esborsi, spese generali e CPA, esclusa l'IVA, che il fornitore ha detratto (a meno che per sua situazione soggettiva non gli sia preclusa la detrazione dell'IVA sugli acquisti).

      La richiesta è errata per due motivi: perché non è legittima la richiesta dell'IVA, e perché non doveva essere detratta la ritenuta d'acconto.

      Fortunatamente i due errori si compensano quasi integralmente, e la piccola differenza che ne residua è a favore del creditore istante (chiede cioè un poco di più di quanto gli spetta).

      Ciò premesso, riteniamo che possano essere seguite due strade:

      - ammettere quanto richiesto meno l'IVA

      - considerare l'importo totale richiesto, contrapporlo a quanto gli spetta, e ammettere tale ultimo importo, leggermente minore (per totale) su quanto richiesto.

      La prima strada è la più rigorosa, la seconda forse la più equa e ragionevole.

      Rimettiamo a lei (e ovviamente al Giudice Delegato) la scelta.